GLASGOW, 11 NOVEMBRE – Ci sono anche due comuni italiani, Poggibonsi e Segrate, alla COP26 di Glasgow, la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici in cui viene messo in gioco il futuro del Pianeta.
“Partecipare con i nostri progetti e con i nostri obiettivi green a COP26 è per noi un onore ma anche una forte responsabilità verso i nostri cittadini rispetto agli impegni che ci siamo assunti in termini di sostenibilità ambientale e di transizione ecologica”, ha detto l’assessore Roberto Gambassi sul sito del Comune toscano. Per i suoi colleghi dell’hinterland milanese saranno invece gli alberi e cespugli al posto dell’intenso traffico di auto sulla Via Cassanese. Si chiama il “Chilometro Verde” il progetto pilota presentato alla COP di Glasgow che dara’ vita a un corridoio verde verso Milano riducendo del 70% le emissioni di CO2 nella zona: “Sono fiero del riconoscimento”, ha detto il sindaco Paolo Micheli: “Perche’ siamo con Poggibonsi e Cascais in Portogallo, gli unici selezionati”.
La partecipazione di Poggibonsi e Segrate alla COP26 si concretizzerà il 12 novembre. Gambassi presenterà al più importante vertice internazionale sul clima le azioni che l’amministrazione comunale, in rete con il territorio, sta adottando sul tema della mobilità sostenibile quale strumento per mitigare i cambiamenti climatici, mentre Micheli spieghera’ perche’ anche una piccola realtà come Segrate può essere grande protagonista nella lotta per limitare il riscaldamento globale.
“Molte azioni le abbiamo già completate come la sostituzione di ben 3.600 lampade pubbliche con i led che abbattono del 65 per cento i consumi di energia elettrica; altre sono in corso d’opera, ad esempio i progetti di rimboschimento urbano Re Lambro e ForestaMi che ci consentiranno entro il 2030 di piantare un albero per ciascuno dei 36.000 abitanti segratesi; altre ancora le avvieremo insieme in questi anni: progetti di sostenibilità ambientale e iniziative di sensibilizzazione anche ambiziosi. Vogliamo che Segrate diventi un esempio di buone pratiche, partendo da piccole azioni, ma pensando in grande”, ha detto il sindaco.
“Questa sfida globale coinvolge direttamente le singole comunità e ogni singola persona”, dice Gambassi: “Poggibonsi sta promuovendo una progettualità importante in tal senso, che si articola in temi e azioni, come l’efficientamento della pubblica illuminazione, Poggibonsi for Future, la zona 30 in via Sangallo, il Pedibus, che e’ un servizio di “autobus senza ruote” per accompagnare bambini e bambine a scuola, ma anche il percorso che prosegue nell’ambito del Contratto di Fiume con sei Comuni della Valdelsa per una pista ciclopedonale sull’argine dell’Elsa”.
Alla conferenza di Glasgow – prosegue l’assessore – il suo intervento si integrerà con quello dedicato al masterplan sulla mobilità dolce della provincia di Siena e a quello dedicato al bus elettrico che collegherà la città metropolitana di Firenze a Poggibonsi e al Chianti. “In sinergia con queste azioni parlerò del progetto di Poggibonsi per collegare le piste ciclabili esistenti all’interno della città, nate spontaneamente, in una rete organica ad uso cittadino e turistico per implementarne l’uso non solo per il tempo libero ma anche per gli spostamenti casa-scuola-lavoro”.
Altro step sarà quello di collegare i percorsi interni della città al sistema di mobilità sostenibile che si dirama dal territorio in tutte le direzioni, con la potenzialità di fungere da punto di partenza di ogni percorso e interesse turistico-commerciale-industriale”. L’assessore Gambassi spiega che il cambiamento climatico è diventato una priorità globale e che ognuno è chiamato a fare la propria parte per tutelare i giovani e le generazioni future. “L’obiettivo è migliorare la qualità della vita dei cittadini con buone pratiche che si possono sedimentare e sviluppare. In questo ognuno di noi può fare qualcosa direttamente ed è questa azione di responsabilità che siamo chiamati a promuovere”. (@OnuItalia)