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sabato, Settembre 7, 2024

Massari a convegno SIOI: tre agende per multilateralismo efficace

NEW YORK, 10 NOVEMBRE – “Dopo tanto tempo la comunita’ internazionale e l’opinione pubblica sono finalmente tornate a parlare di multilateralismo. La pandemia, con suoi i contraccolpi all’attuazione dell’Agenda 2030, ha messo il mondo davanti a una verita’ ineluttabile, ovvero che le sfide globali possono essere affrontate solo attraverso la cooperazione globale e il multilateralismo e’ tornato ‘in auge’ quale unica strategia per ‘ricostruire meglio’. Lo ha detto l’Ambasciatore Maurizio Massari, Rappresentante Permanente italiano presso le Nazioni Unite di New York, nel suo messaggio al convegno organizzato dalla SIOI (Societa’ Italiana per l’Organizzazione Internazionale) sui 75 anni delle Nazioni Unite.

L’Italia quest’anno e’ stata un vero palcoscenico mondiale per i negoziati multilaterali, ha ricordato Massari, citando nel solo 2021, la Presidenza G20, il ruolo di partner del Regno Unito per la COP26 dell’ONU, ed il ruolo di partner ONU nella preparazione del Food Systems Summit (con il Pre-Vertice ospitato a Roma in luglio).

La domanda che dovremmo farci oggi e’: ‘Qual’e’ la ricetta del multilateralismo efficace per ricostruire meglio le nostre societa’?Volendo provare a rispondere, evidenzierei tre punti. Li intitolo rispettivamente ‘l’agenda di oggi’, ‘l’agenda di domani’, e ‘l’agenda per il futuro'”, ha detto l’Ambasciatore.

L’agenda di oggi: “Un fenomeno gia’ di fronte ai nostri occhi, e’ che a livello internazionale si sta registrando un allineamento di agende forse senza precedenti. L’agenda dell’ONU sempre più coincide con l’agenda dell’UE e con le priorità dell’Italia: dal contrasto al cambiamento climatico alla solidarietà nel settore della salute, dalla lotta alla poverta’ e alle disuguaglianze, all’empowerment delle donne e bambine”, ha detto Massari: “Questo consenso e’ un fattore che gioca sicuramente a favore del multilateralismo efficace come dimostra l’ampia la convergenza di vedute emersa negli incontri bilaterali avuti a Roma dieci giorni fa dal Segretario Generale Guterres con il Presidente Mattarella, il Presidente del Consiglio Draghi e il Presidente della Camera Fico”.

L’agenda di domani: “Il 2022 si preannuncia un anno chiave: “La nostra agenda per domani e’ legata all’ingresso dell’Italia in ECOSOC, il terzo maggiore organo dell’Onu, per un triennio a partire da prossimo gennaio. L’ECOSOC e’ l’organismo apicale e centro nevralgico del sistema onusiano per lo sviluppo sostenibile. L’imperativo del nostro mandato – ha affermato Massari – sara’ quello di contribuire attivamente, in raccordo con i partner UE, agli sforzi delle Nazioni Unite e dei suoi membri per l’attuazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’agenda 2030, Intendiamo farlo con un approccio multi-attore, ‘multi-stakeholder, e quindi inclusivo di tutte l parti che hanno interessi in gioco per il futuro del Pianeta, in prima battuta i giovani”.

L’agenda del futuro: “Il segretario generale Guterres ha presentato dopo un anno di lavoro il suo rapporto su come far avanzare la nostra Common Agenda: 12 linee di azione su cui gli Stati Membri si impegnano a portare avanti per il futuro. E’ un’agenda di azione per accelerare l’attuazione di tutti gli accordi gia’ esistenti. Tra le proposte quella di un rinnovato contratto sociale ancorato ai diritti umani, e quella di organizzare un World Social Summit nel 2025. Si avanza poi l’idea di una nuova agenda per la pace che includa la dimensione donne-pace-sicurezza. In tema di finanza sostenibile si prevede poi un summit a cadenza biennale tra G20, ECOSOC, il Segretario Generale e i vertici delle istituzioni finanziarie internazionali. Le future generazioni saranno poi coinvolte nel Summit of the Future del 2023.

Massari ha quindi spezzato una lancia per una riforma del Consiglio di Sicurezza che ammoderni davvero la struttura di governance delle Nazioni Unite. Un tema caro all’Italia e che vede il nostro paesi in prima fila

 

 

OnuItalia
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Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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