MILANO, 8 NOVEMBRE – “L’Italia è il paese di riferimento dell’Agenzia Anticrimine UNODC nelle politiche e prassi dell’anticorruzione. L’architrave di questo impegno è la Convenzione di Palermo del 2000.” Lo ha detto l’Ambasciatore Alessandro Cortese, Rappresentante Permanente presso le Organizzazioni Internazionali di Vienna, intervenendo alla consegna del Premio Giorgio Ambrosoli dedicato quest’anno alle persone vicine e di supporto a chi si espone per la tutela dello stato di diritto. Hanno partecipato alla cerimonia presso gli studi del Piccolo Teatro di Milano Teatro d’Europa le ministre della giustizia Marta Cartabia e dell’Interno Luciana Lamorgese.
“Per assicurare il rispetto della legalità è necessaria, oltre all’impegno delle Istituzioni preposte, la partecipazione attiva di tutte le componenti della società civile, per la costruzione di una ‘rete’ che coinvolga cittadini, imprese e mondo dell’associazionismo. Occorre ‘un comune sentire’ che possa facilitare la realizzazione di una convinta coscienza civile nella società”, ha detto Lamorgese riassumendo lo spirito dei premi. Per Cartabia, “in questa fase storica, mentre faticosamente stiamo uscendo dal tunnel della pandemia, l’Italia ha bisogno di poter contare sulle energie di quanti non esitano ad anteporre il bene comune all’interesse personale; di quanti non derogano il rispetto delle regole a favore di facili scorciatoie di quanti non smettono di credere nel valore della responsabilità nei confronti della collettività. Ciascuno nel proprio ruolo, siamo tutti chiamati a rinnovare un’alleanza repubblicana, dove la parola Repubblica indica l’intera comunità politica, comprensiva tanto dello stato nella sua dimensione istituzionale, quanto della comunità sociale e politica, che di essa è elemento”.
Cortese ha ricordato che “l’asse portante delle Nazioni Unite nel settore che stiamo analizzando oggi è l’Ufficio dell’UNODC, agenzia basata a Vienna e competente per la definizione e l’attuazione delle politiche globali per l’attività di contrasto al crimine transnazionale” e che “fondamentale è l’impulso fornito dall’Italia, grazie alla grandissima competenza di Magistratura e forze dell’ordine”. Oltre occuparsi di contrasto alla corruzione – tra un mese in Egitto si terra’ la IX conferenza delle Stati parte della Convenzione delle Nazioni Unite – Cortese ha ricordato un altro tema che ha una grande valenza politica di questi tempi: la prevenzione del crimine informatico e’ in forte crescita e sotto egida UNODC ha preso il via per il processo per l’elaborazione di una nuova convenzione internazionale in cooperazione con gli stati membri.
Promosso dalla famiglia Ambrosoli, dal Comitato Promotore e da Transparency International Italia, con il supporto di Confcommercio – Imprese per l’Italia, in collaborazione con il Comune di Milano, Regione Lombardia, Camera di Commercio di Milano Monza Brianza e Lodi, il Premio assegna riconoscimenti a persone, o gruppi di persone – in particolare della pubblica amministrazione e delle imprese – che su tutto il territorio nazionale si siano contraddistinti per la difesa dello stato di diritto tramite la pratica dell’integrità, della responsabilità e della professionalità, pur in condizioni avverse a causa di “contesti ambientali”, o di situazioni specifiche, che generavano pressioni verso condotte illegali. (@OnuItalia)