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venerdì, Luglio 26, 2024

Ammiraglio Cavo Dragone nuovo Capo di Stato Maggiore

ROMA, 6 NOVEMBRE – L’Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone e’ il nuovo Capo di Stato Maggiore della Difesa. La cerimonia di avvicendamento con il Generale Enzo Vecciarelli si e’ svolta presso l’Aeroporto militare di Ciampino, sede del 31° Stormo.

Hanno partecipato al passaggio delle consegne al vertice delle Forze Armate il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati e il Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini ed è stato salutato dalla partecipazione di numerose Autorità civili, militari e religiose.

“L’Italia sta lavorando a una “revisione strategica” che ci faccia diventare attori protagonisti in “aree di assoluto rilievo” come quella del Mediterraneo allargato, ed in questa prospettiva il processo di ammodernamento militare rappresenta un tassello necessario per rispondere meglio alle sfide che abbiamo di fronte”, ha detto il ministro Guerini, sottolineando l’urgenza di “rafforzare il ruolo centrale” dell’Italia in teatri in continua evoluzione, nella collaborazione con partner come la Nato e l’Unione europea, rafforzando la sovranità nazionale e con l’obiettivo di assumere “una posizione di assoluto rilievo nel Mediterraneo”.

Dinanzi ad uno schieramento di reparti dell’Esercito, della Marina Militare, dell’Aeronautica Militare, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, il Generale Vecciarelli ha ringraziato “gli oltre 6000 uomini e donne con le stellette che in questo momento stanno operando in 21 paesi del mondo – dall’Africa occidentale al Medio Oriente attraverso il Mediterraneo ed i Balcani, dal golfo di Guinea all’Islanda, e agli oltre 10.000 militari che ogni giorno concorrono alla sicurezza nazionale nelle operazioni denominate strade, mari e cieli sicuri così come a coloro che con passione e solidarietà intervengono ogni volta ci sia una catastrofe naturale o un’emergenza nazionale quale l’attuale pandemia da coronavirus.”

L’Ammiraglio Cavo Dragone ha sottolineato la vasta portata delle sfide che la Difesa deve affrontare, e ha osservato che il perfezionamento dell’integrazione interforze, lo sviluppo delle attività nei nuovi domini operativi, il potenziamento, a tutto tondo, della nostra capacità di proiezione di intervento e di presenza nel Mediterraneo allargato saranno le sue priorità, per mettere al servizio del Paese, delle Nazioni Unite, della NATO e dell’Unione Europea uno strumento credibile, capace, equilibrato, e reattivo”.

L’Ammiraglio Cavo Dragone, come responsabile dell’area tecnico-operativa della Difesa e dell’impiego dello strumento militare nazionale, si trova ora alla guida di circa 165.000 uomini e donne delle Forze Armate, quotidianamente impiegati nelle operazioni, in Italia e all’estero, che vedono oggi il nostro Paese schierare i propri militari in 44 missioni, condotte in 4 continenti. Tale impegno è finalizzato a fronteggiare le sfide alla sicurezza provenienti da due archi di crisi e instabilità: uno a sud, che dal Medio Oriente investe la sponda nordafricana e la fascia sub-sahariana ed uno ad est, che dal Baltico abbraccia il Mar Nero e il Mediterraneo Orientale. (@OnuItalia)

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Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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