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giovedì, Novembre 21, 2024

Rifugiati: Draghi all’Europa: “piu’ impegno su corridoi umanitari”

ROMA, 20 OTTOBRE – “L’Europa dovrebbe impegnarsi di piu’ per incentivare i canali di migrazione legale ad esempio attraverso i corridoi umanitari”.  Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, riferendo in Aula al Senato in vista del primo Consiglio europeo dopo la pausa estiva.

“Per quanto riguarda le migrazioni, l’Italia aveva promosso una discussione sul tema nel Consiglio europeo di giugno con l’obiettivo di incoraggiare una gestione davvero europea dei flussi.  Anche i Paesi preoccupati dai cosiddetti ‘movimenti secondari’ hanno preso atto dell’importanza di prevenire e contenere i flussi irregolari e di incentivare i canali di migrazione legale. Su quest’ultimo aspetto, l’Europa dovrebbe impegnarsi di più, seguendo ad esempio il modello dei cosiddetti corridoi umanitari”, ha detto Draghi chiedendo un maggior impegno della UE.

Soddisfazione della Comunita’ di Sant’Egidio che, con la Tavola Valdese e la Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, si e’ resa protagonista dell’esperimento: “E’ il riconoscimento di una best practice, totalmente autofinanziata, che funziona perché riesce a mettere insieme la necessità di salvare chi fugge da guerre e condizioni di vita insostenibili, con l’esigenza di avviare percorsi di integrazione”.

In cinque anni i corridoi umanitari sono riusciti a portare con successo in Italia, in Francia, in Belgio e nel principato di Andorra, quasi 4mila persone dai campi profughi del Libano, dall’Etiopia e dall’isola di Lesbo.

L’auspicio di Sant’Egidio è che si concretizzino presto nuovi corridoi umanitari per salvare chi è nei campi di detenzione in Libia e chi è vittima della grave crisi umanitaria che si è aperta in Afghanistan. La Comunità continuerà ad impegnarsi in questa direzione cosciente della necessità che si aprano anche altri “canali di immigrazione legali”, come quelli attesi da anni per motivi di lavoro, necessari oggi più che mai anche per rispondere in modo adeguato alla ripresa economica in atto. (@OnuItalia)

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Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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