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venerdì, Novembre 22, 2024

Afghanistan: primo volo in Italia da Kabul; presto ponte aereo

ROMA, 16 AGOSTO – Un KC 767 dell’Aeronautica Militare proveniente da Kabul è atterrato presso l’aeroporto di Fiumicino con a bordo circa 70 persone tra personale diplomatico italiano ed ex collaboratori afghani.

Il volo, partito nella giornata di ieri dalla capitale afghana caduta nelle mani dei Talebani, rientra nel piano per riportare in patria il personale dell’ambasciata e nell’operazione Aquila Omnia per trasferire in Italia gli ex collaboratori locali con loro famiglie. Piano e operazione sono stati pianificati e diretti dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), comandati dal Generale di Corpo d’Armata Luciano Portolano, ed eseguiti dal Joint Force Headquarter (JFHQ), elemento operativo del COVI con la collaborazione per la prima accoglienza e il supporto sanitario della Croce Rossa Italiana.

Contestualmente e successivamente all’evacuazione del personale diplomatico e connazionale, proseguirà il lavoro di coordinamento del Team militare del COVI, con l’operazione Aquila Omnia, per l’evacuazione umanitaria dall’Afghanistan dei collaboratori afghani del Ministero della Difesa e del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, nel più breve tempo possibile, attraverso un ponte aereo assicurato da aerei KC767 dell’Aeronautica Militare.

Il ministro degli Esteri Luigi di Maio ha parlato al telefono con il  Segretario Generale della NATO Jens Stoltenberg della situazione in Afghanistan, del coordinamento delle operazioni di evacuazione e della definizione di un approccio comune. “Non intendiamo abbandonare nessuno, neanche il popolo afghano”, ha proclamato su Repubblica il direttore della Cooperazione italiana Luca Maestripieri: “Faremo di tutto per portare in Italia anche i cittadini afgani che hanno collaborato con noi. Le storie dei nostri colleghi appena sbarcati a Fiumicino ci colpiscono, non vogliamo che sia abbandonato nessuno, nè in questi giorni nè in futuro. Speriamo di ricostruire le condizioni per continuare a  sostenere la popolazione afghana”. Da Palazzo Chigi un messaggio di gratitudine alle forze armate per le operazioni che stanno permettendo di riportare in Italia i concittadini di base in Afghanistan. “L’impegno dell’Italia è proteggere i cittadini afghani che hanno collaborato con la nostra missione”, ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi.

Oggi intanto all’Onu il Consiglio di Sicurezza ha chiesto l’immediata cessazione di tutte le ostilità in Afghanistan e l’istituzione, attraverso negoziati, di un nuovo governo che sia unito, inclusivo e rappresentativo, anche con la partecipazione piena, equa e significativa delle donne. Al termine della riunione, in cui e’ intervenuto il Segretario Generale Antonio Guterres, i Quindici all’unanimita’ hanno sottolineato che “devono essere garantite la continuità istituzionale e il rispetto degli obblighi internazionali dell’Afghanistan, nonché la sicurezza e l’incolumità di tutti i cittadini afghani e internazionali”. (@OnuItalia)

OnuItalia
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Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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