FUZHOU, 22 LUGLIO – Venezia e la sua Laguna ce l’hanno fatta: con un emendamento proposto dall’Etiopia, il paragrafo che ne chiedeva l’inserimento nella Lista dei siti UNESCO in pericolo è stato cancellato.
Il capoluogo veneto e il suo delicato eco-sistema restano tuttavia sorvegliati speciali: Venezia dovrà infatti sviluppare una proposta chiara per risolvere i suoi diversi problemi (oltre al passaggio delle Grandi Navi) e una serie di misure correttive da applicare in uno specifico arco di tempo, in consultazione con il Centro per il Patrimonio Mondiale e i suoi organi consultivi, per poi essere sottoposta a riesame in occasione della 46^ sessione del Comitato per il Patrimonio Mondiale.
Entro il 1 dicembre 2022 Venezia dovrà inoltre presentare al Centro per il Patrimonio Mondiale un rapporto aggiornato sullo stato di conservazione e l’applicazione delle misure previste.
Grande soddisfazione e’ stata espressa dal premier Mario Draghi: “Le decisioni del governo sulle grandi navi hanno contribuito a raggiungere questo importante risultato e per questo motivo ringrazio i ministri Brunetta, D’Inca’, Franceschini, Garavaglia e Giovannini per l’ottimo lavoro
svolto”.
La proposta di inserire Venezia e la sua Laguna tra i siti in pericolo era stata avanzata dall’organo tecnico di valutazione ICOMOS (International Council on Monuments and Sites). Soddisfazione e’ stata espressa anche dal Ministro degli Esteri Luigi Di Maio che ha sottolineato la piena e costante disponibilità di collaborare con UNESCO e con il Centro del patrimonio Mondiale per garantire una accresciuta tutela del Sito emblematico di Venezia, mediante la preservazione del “Valore Universale Eccezionale” della laguna. (@OnuItalia)