ROMA, 2 LUGLIO – Il 12 luglio verrà lanciato il rapporto sullo Stato della sicurezza alimentare e della nutrizione nel mondo 2021, la definitiva fotografia della situazione globale post pandemia. L’emergenza COVID-19 e la risposta globale all’epidemia hanno reso significativamente più difficile porre fine alla fame e alla malnutrizione nel mondo entro il 2030 vorrebbe l’Agenda dell’Onu.
Già prima della pandemia, miliardi di persone non potevano permettersi un’alimentazione sana, la malnutrizione infantile aveva raggiunto livelli inaccettabilmente alti e l‘obesità tra gli adulti era un fenomeno in crescita in molti paesi.
Il rapporto presenterà la prima valutazione completa dell’insicurezza alimentare a livello mondiale dell’anno dopo lo scoppio della pandemia COVID-19 nel mondo.
Il rapporto di quest’anno, che è frutto della collaborazione tra la FAO, il Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (IFAD), il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (UNICEF), il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (PAM) e l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), presenterà:
• la prima valutazione globale dello stato della fame e dell’insicurezza alimentare nel 2020, sulla base di dati raccolti a livello internazionale nel corso della pandemia COVID-19;
• previsioni rispetto al numero di persone sottoalimentate nel 2030, che tengono conto dell’impatto della pandemia COVID-19;
• stime aggiornate per vari indicatori relative alla nutrizione e previsioni fino al 2030;
• stime aggiornate del costo e dell’accessibilità economica di un’alimentazione sana;
• raccomandazioni politiche per trasformare i sistemi agroalimentari e riconquistare un vantaggio nella lotta alla fame.