ROMA, 1 GIUGNO -L‘Assemblea Mondiale della Sanità ha adottato per consenso una risoluzione, presentata dall’Italia, per il formale riconoscimento alla Santa Sede dello status di Osservatore presso l’Organizzazione Mondiale della Sanità (non-Member State Observer). La risoluzione – co-sponsorizzata da 71 Paesi di tutte le aree geografiche – prevede l’allineamento dello status della Santa Sede all’OMS a quello che le è stato riconosciuto dalle Nazioni Unite nel 2004.
Si tratta di un riconoscimento dell’importante ruolo svolto dalla Santa Sede in campo umanitario e sanitario, in particolare nei Paesi in via di sviluppo e da ultimo nel contrasto alla pandemia. Il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, in un colloquio telefonico con il Segretario Vaticano per i Rapporti con gli Stati, Mons. Paul Richard Gallagher, ha espresso viva soddisfazione per il risultato conseguito a Ginevra dall’Italia e dalla Santa Sede, che rappresenta un indubbio successo per il multilateralismo e contribuirà a rafforzare la cooperazione in campo sanitario.
In base alla risoluzione la Santa Sede avra’ il diritto di partecipare al dibattito generale dell’Assemblea Mondiale della Sanità; di pronunciare interventi e di essere iscritta, dopo l’ultimo Stato Membro, nella lista degli oratori alle riunioni plenarie dell’Assemblea Mondiale della Sanità, del Consiglio Esecutivo e del Comitato Programmazione, Amministrazione e Bilancio dell’OMS. Avra’ inoltre diritto di replica; diritto di presentare mozioni d’ordine in qualsiasi dibattito riguardante la Santa Sede; diritto di cosponsorizzare risoluzioni e decisioni riguardanti la Santa Sede; diritto di prendere posto in Aula subito dopo gli Stati membri.
La Santa Sede ha partecipato per la prima volta all’Assemblea Mondiale della Sanità a Roma, nel 1949, su invito del Direttore Generale. A partire dal 1953 è intervenuta ai lavori dell’Assemblea Mondiale della Sanità e del Consiglio Esecutivo dell’OMS, in qualità di osservatore, sempre su invito del Direttore Generale. Nel 1964 la Santa Sede è divenuta Stato Osservatore presso le Nazioni Unite. Nel 2004 i diritti ed i privilegi della Santa Sede nella partecipazione ai lavori dell’Assemblea Generale e nelle altre riunioni e conferenze dell’ONU sono stati riconosciuti e formalizzati attraverso la Risoluzione A/RES/58/314. Nel 2007 la Santa Sede è divenuta Stato parte del Regolamento Sanitario Internazionale. Attraverso la risoluzione approvata oggi sono stati riconosciuti e formalizzati i diritti ed i privilegi della Santa Sede anche in ambito OMS, in particolare nella partecipazione ai lavori dell’Assemblea Mondiale della Salute, del Consiglio Esecutivo e del Comitato Programmazione, Amministrazione e Bilancio.
La Santa Sede è Stato Membro di AIEA, OIM, OMPI e UNCTAD e Stato Osservatore presso FAO, IFAD, OIL, OMC, OMM, OMS, ONU, OPCW, PAM, UNDC, UNDP, UNESCO, UNEP, UNICEF e UNIDO. (@OnuItalia)