VIENNA, 22 MAGGIO – La 30esima Commissione dell’Onu per la lotta al crimine si e’ conclusa ieri a Vienna avendo approvato sette risoluzioni, tra cui una sul rafforzamento della cooperazione internazionale contro il traffico di migranti presentata congiuntamente da Italia e Stati Uniti. Hanno partecipato ai lavori, che si sono svolti in forma ibrida, di persona e online, rappresentanti di 125 Stati Membri, 15 organizzazioni intergovernative, 49 Ong e entita’ dell’Onu.
La Commissione la Prevenzione della Criminalità e la Giustizia Penale è il principale organo di elaborazione delle politiche Onu in materia di diritto penale. In apertura della sessione, presieduta dal Rappresentante Permanente italiano Alessandro Cortese, la Ministra della Giustizia Marta Cartabia ha sottolineato lo “speciale significato del 30° anniversario della Commissione, che riporta alla memoria il lavoro di Giovanni Falcone, la cui visione innovativa aprì la strada all’elaborazione della Convenzione di Palermo”. Cartabia ha quindi evidenziato come il “metodo Falcone” abbia lanciato una nuova prospettiva nella lotta alla criminalità organizzata, passando da una visione individualistica e repressiva ad una profonda analisi strutturale di tale fenomeno”.
L’impronta del pensiero di Falcone “è stata visibilissima in due momenti importanti dei lavori della Commissione”, ha detto alla agenzia AdnKronos Antonio Balsamo, consigliere giuridico della Rappresentanza: da un lato l’evento sul tema “sviluppare e attuare strategie complete per prevenire e combattere la criminalità organizzata”, co-organizzato da Gran Bretagna e UNODC, dall’altro l’adozione della risoluzione italo-statunitense sulla cooperazione contro il traffico illegale di migranti. il testo, che e’ stato approvato all’unanimità, intende colpire con energia le organizzazioni criminali che sfruttano illegalmente il fenomeno migratorio, programmando l’adeguamento di tutte le legislazioni nazionali, la cooperazione giudiziaria e lo sviluppo di efficaci indagini finanziarie. Al tempo stesso, la risoluzione esprime il forte impegno della comunità internazionale per rafforzare la tutela del diritto alla vita, del diritto a non essere sottoposti a tortura e trattamenti inumani e degradanti, e più in generale dei diritti umani dei migranti. (@OnuItalia)