GINEVRA, 9 FEBBRAIO – “Oggi abbiamo l’opportunità e il dovere morale di ricostruire meglio e in maniera più verde”, ha detto oggi il Rappresentante permanente italiano presso le Organizzazioni Internazionali a Ginevra, Gian Lorenzo Cornado, durante il Webinar sulle ‘Priorità del cambiamento climatico su salute, diritti umani e lavoro’ co-organizzato dal governo del Bangladesh e dal Climate Vulnerable Forum.
“Sono fiducioso che l’accordo di Parigi, l’agenda 2030 e il Green Deal europeo ci guideranno verso la ripresa post-pandemia”, ha aggiunto Cornado nel suo intervento, in cui ha definito il cambiamento climatico “una delle più grandi sfide del nostro tempo”, con un profondo impatto su tanti aspetti della nostra vita: “Biodiversità, ecosistemi, salute umana e animale, diritti umani, questioni di genere, economia, agricoltura, sono alcuni dei settori interessati dal cambiamento climatico”.
Il 2021 un anno chiave per l’ambiente
Come Paese da sempre ambizioso sull’azione per il clima, “in un anno chiave per l’ambiente” l’Italia intende riaffermare e rafforzare il suo ruolo per innescare un percorso “virtuoso, ambizioso e solidale”, ha detto l’ambasciatore italiano indicando una serie di prossimi eventi, tra cui la Conferenza delle Parti delle tre Convenzioni di Rio, nonché il lancio del Decennio ONU sul ripristino degli ecosistemi e il Summit dei sistemi alimentari delle Nazioni Unite, la Conferenza ONU sugli oceani e la quinta Assemblea delle Nazioni Unite sull’ambiente, che si terranno tutti quest’anno. Inoltre, l’Italia e il Regno Unito guideranno gli sforzi multilaterali in qualità di presidenti del G20 e del G7 e come co-presidenti dell’UNFCCC COP26.
Cornado ha sottolineato che, “in un sistema internazionale frammentato”, forum multilaterali come il G7 e il G20 devono “parlare con una sola voce” quando si tratta di affrontare le sfide globali più urgenti. Quest’anno le due agende sono allineate nell’identificare il cambiamento climatico come un’alta priorità. Il G7 si sta infatti concentrando su questioni come la salute globale, il clima e il commercio, mentre l’agenda della presidenza del G20 è incentrata su tre pilastri principali: Persone, Pianeta e Prosperità.
Cambiamento climatico e diritti umani
L’Ambasciatore ha offerto quindi alcune riflessioni sulle interconnessioni tra i diritti umani, la protezione dell’ambiente e l’impatto del cambiamento climatico: “La perdita di biodiversità, l’estinzione delle specie, l’inquinamento e il degrado generale degli ecosistemi della terra hanno tutti un impatto significativo a livello globale sul pieno godimento dei diritti umani e delle libertà fondamentali, compreso il diritto all’acqua potabile e ai servizi igienici. Il cambiamento climatico non ha un impatto uguale su tutte le persone, ma espone a rischi crescenti soprattutto i gruppi piu’ vulnerabili. Come membro del Consiglio dei Diritti Umani, l’Italia sostiene il processo di riconoscimento del diritto ad un ambiente sano come un diritto fondamentale dell’individuo, e come tale, l’Italia è stata tra i principali sponsor della Risoluzione 45/30 sulla “Realizzazione dei diritti dei bambini attraverso un ambiente sano”.
Per quanto riguarda la prospettiva del lavoro e dei cambiamenti climatici, una ripresa verde dalla crisi da Covid sarà essenziale per raggiungere uno sviluppo sostenibile, così come la prosperità economica globale: “Anche il reskill e l’upskill della forza lavoro saranno della massima importanza; la presidenza italiana del G20 sosterrà l’istruzione, il capacity building e la formazione, con particolare attenzione ai più giovani”. (@OnuItalia)