PARIGI, 2 NOVEMBRE – Ventotto giornalisti e altri tre assistenti di giornali e tv – un totale di 32 operatori dei media – sono stati assassinati dall’inizio dell’anno nell’esercizio del loro mestiere, un numero in calo rispetto al 2019 a causa della crisi sanitaria da Coronavirus, ma che resta comunque “preoccupante”: è quanto sottolinea l’Ong Reporters sans Frontières (RSF) in occasione della ‘Giornata Internazionale per la fine dell’impunità per i crimini perpetrati contro i giornalisti’.
L’Ong ribadisce l’appello al segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, affinché crei un posto di “rappresentante speciale per la sicurezza dei giornalisti”.
Nel 2019, erano stati 49 i giornalisti uccisi nel mondo, un numero anche in quel caso in netto calo rispetto all’anno precedente. (@OnuItalia)