GINEVRA, 23 OTTOBRE – Le parti in conflitto in Libia hanno firmato oggi a Ginevra un cessate il fuoco “permanente” in
tutto il Paese e con effetto “immediato”. Lo ha annunciato l’inviata Speciale ad-interim del Segretario Generale delle Nazioni Unite in Libia e Capo della Missione di sostegno delle Nazioni Unite Stephanie Wlliams, in una conferenza stampa. “Oggi è una buona giornata per la Libia” ha aggiunto la Williams.
Il Segretario Generale dell’Onu Antonio Guterres, che si e’ congratulato con le parti per “aver anteposto l’interesse della loro nazione alle loro differenze”, ha salutato l’accordo come “un passo fondamentale verso la pace e la stabilità della Libia” frutto di quattro cicli di negoziati svoltisi a partire da febbraio. La Libia intravede oggi, forse per la prima volta da quasi 10 anni, la fine del caos che si trascina dalla caduta del colonnello Muammar Gheddafi con una scia di violenze e morti.
“L’accordo per un cessate il fuoco permanente e duraturo, accompagnato da importanti provvedimenti in materia di sicurezza, a cominciare dal ripristino dei collegamenti aerei e terrestri interni alla Libia e dall’attuazione di misure di confidence building, è uno sviluppo di cruciale importanza per la stabilità della Libia”, ha commentato la Farnesina..
Per la vice ministra degli Esteri Marina Sereni, si tratta di “un grande risultato delle Nazioni Unite e dei Paesi che – come l’Italia – hanno sempre lavorato per fermare il conflitto armato e le interferenze esterne, e che si sono impegnate per rilanciare il dialogo intralibico”.
“Noi in Libia ci siamo. Non penso che sia solo merito nostro se siamo arrivati al quadro tracciato sopra, ma penso di poter dire che il ruolo dell’Italia è stato importante per rimettere in moto un processo a guida Onu. E anche a livello europeo oggi abbiamo una sintonia che un anno fa non era immaginabile”, ha detto Sereni in un’intervista al giornale online Tpi.it
A Ginevra la Williams ha invitato a unire gli ed appoggiare i libici: “Se loro possono riconciliarsi, dopo questa lunga crisi, meritano il nostro massimo sostegno”, ha detto l’inviata speciale in una conferenza stampa dopo la firma del cessate il fuoco. Secondo l’intesa raggiunta, le unità militari e gruppi armati al fronte dovranno tornare alle loro base, inoltre i mercenari e combattenti stranieri dovranno partire dall’insieme dei territori libici, terra, aria e mare in un periodo massimo di tre mesi, ha spiegato Stephanie Williams. Per l’inviata speciale “c’è ancora molto lavoro da fare” nelle prossime settimane per attuare gli impegni ed è essenziale farlo il più rapidamente possibile. (@OnuItalia)