ROMA, 23 OTTOBRE – Il sistema agroalimentare italiano offre insegnamenti preziosi sui cambiamenti di cui il mondo ha bisogno, e il paese sta giocando un ruolo chiave nel promuovere una coalizione multilaterale per il cibo che è fortemente allineata al piano di lavoro della FAO per lo sviluppo rurale delineato nell’iniziativa “Hand-in-Hand” e nel Programma globale di risposta e ripresa dalla pandemia da COVID-19. Lo ha detto il Direttore Generale della FAO, QU Dongyu in un incontro con parlamentari italiani.
“La FAO è orgogliosa di essere vostra partner nella nobile missione di sconfiggere la fame, eliminare la povertà e creare un mondo di armonia e solidarietà” ha affermato Qu, rivolgendosi alle Commissioni Esteri e Agricoltura di Montecitorio.
L’evento si e’ svolto il 21 ottobre in forma mista, virtuale e in presenza. E’ stato moderato dai presidenti delle due Commissioni, rispettivamente Piero Fassino e Filippo Gallinella. L’approccio dell’Italia alla cooperazione internazionale si concentra sul rapporto tra interventi umanitari e politiche per lo sviluppo e con l’obiettivo di creare filiere resilienti e sostenibili, ha affermato Fassino, sottolineando il ruolo importante della FAO nel far si che il diritto al cibo venisse riconosciuto nella legislazione di oltre 30 paesi.
La COVID-19 Food Coalition, presentata a giugno dal governo italiano, mira ad affiancarsi alla FAO per creare una rete di buone pratiche nella lotta all’insicurezza alimentare, ha affermato Gallinella, sottolineando come la sicurezza alimentare debba essere una priorità permanente e centrale nei piani nazionali di ripresa dalla pandemia. Circa 40 paesi hanno espresso il desiderio di unirsi alla Food Coalition, inclusi molti membri del G20, ha affermato il Direttore Generale della FAO, che ha poi ricordato l’impegno personale profuso nel promuovere l’iniziativa, che lo ha portato ad incontrare oltre 100 potenziali partner. La Food Coalition, guidata dalla FAO, è un meccanismo multi-stakeholder e multisettoriale con l’obiettivo di mobilitare assistenza politica, finanziaria e tecnica per affrontare gli effetti a medio e lungo termine della pandemia sui sistemi alimentari e l’agricoltura. La Coalizione è uno strumento per puntare alla trasformazione dei sistemi agroalimentari mondiali, adattandoli alla “nuova normalità”, ha affermato.
Il 5 novembre prossimo, la FAO lancerà ufficialmente l’iniziativa, che il Direttore Generale descrive come “guidata dai paesi e a titolo dei paesi”, con la FAO incaricata dell’implementazione dei progetti e della costruzione di una piattaforma per il dialogo tra diversi attori per aiutare i paesi a raggiungere il secondo obiettivo di sviluppo, l’eliminazione della fame, attraverso un’azione coordinata.
La pandemia ha generato una crisi “di una vastità senza precedenti nei tempi moderni” che ha “esposto le fragilità dei nostri sistemi agroalimentari e delle nostre catene di approvvigionamento, la natura precaria della forza lavoro agricola, e assottigliato il confine che separa molte famiglie dalla povertà” ha sottolineato il Qu Dongyu.
All’incontro hanno partecipato diversi parlamentari, fra i quali Valentino Valentini, che ha chiesto di rendere le iniziative Hand in Hand e Food Coalition parte di uno sforzo continuo e permanente “perché il settore agricolo passa da una crisi ad un’altra di continuo”. Maurizio Martina, ex ministro dell’agricoltura, ha espresso il pieno sostegno alla Coalizione e sottolineato che la collaborazione tra Italia e FAO ha iniziato ad intensificarsi sin dai preparativi per Expo Milano 2015.
Rispondendo a diverse domande, Qu si è detto ottimista sulle prospettive di collaborazione internazionale, sottolineando che i 20 paesi che forniscono la maggior parte delle risorse finanziarie della FAO hanno confermato il loro contributo nei tempi stabiliti e hanno aumentato i loro contributi volontari. Su questioni come la sicurezza alimentare globale – e iniziative parlamentari mondiali come il Diritto al Cibo – la cooperazione multilaterale è come un fiume a cui non può essere impedito di raggiungere il mare, ha affermato.
Ha poi ricordato il contributo fondamentale che l’innovazione può portare in ambito agricolo, ricordando i profondi miglioramenti ottenuti in termini di produzione e di sicurezza alimentare raggiunti dalla Cina rispetto a quando era bambino.
Il Direttore Generale ha sottolineato come l’Italia abbia un ruolo speciale nel mondo dell’agroalimentare, con la dieta mediterranea, un’agricoltura a conduzione familiare in grado di produrre alimenti di alta qualitá valore, un forte settore di lavorazione del prodotto, solide capacità di commercializzazione e un’attenzione particolare per le diete sane – tutti elementi che sono chiave nella trasformazione sostenibile dei sistemi agroalimentari che la FAO promuove nel mondo.
Qu Dongyu ha sollecitato il paese a fare maggior uso delle tecnologie digitali nel settore agroalimentare e a partecipare alla International Platform for Digital Food and Agriculture, un’iniziativa fondamentale per lo sviluppo rurale, sottolineando che lo scenario post-pandemia vedrà sicuramente “una vita più digitalizzata” per tutti.
Il Direttore Generale ha anche ringraziato l’Italia per la generosa concessione alla FAO della sua sede centrale a Roma, ricordando che la recente celebrazione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione e il video mapping show sulle pareti del Colosseo rappresentavano un omaggio all’Italia e agli italiani. Ha poi invitato i parlamentari a visitare la sede della FAO per approfondire dialogo e collaborazione. (@ONuItalia)