ROMA, 13 OTTOBRE – “La Commissione internazionale contro la pena di morte (ICDP) svolge un ruolo cruciale nella mobilitazione di governi e persone per l’abolizione della pena capitale, un tema prioritario nell’azione internazionale dell’Italia per l’affermazione dei diritti umani”. Lo ha dichiarato la Vice Ministra degli Esteri Marina Sereni, intervenendo in video conferenza in occasione del decennale della nascita della ICDP, organismo nato per iniziativa della Spagna.
“Per questo dieci anni fa l’Italia ha sostenuto con forza la costituzione della Commissione e per questo continuiamo convintamente a promuovere le sue attività. Occorre infatti appoggiare tutti gli sforzi per creare a livello globale il cambiamento culturale e il coraggio necessari per smettere di uccidere in nome della giustizia”, ha detto la Sereni.
“Come Paese, nel corso degli anni – ha detto ancora la Vice Ministra – abbiamo contribuito attivamente a diverse iniziative per sensibilizzare le opinioni pubbliche sull’applicazione della pena di morte a persone vulnerabili, ma anche sulle tantissime altre ragioni che devono spingerci a fermare le esecuzioni. In questo senso, siamo stati i primi, anni fa, a presentare all’Assemblea Generale dell’ONU una risoluzione per la moratoria universale delle esecuzioni, una proposta che ha riscosso successo – anche grazie al coinvolgimento delle organizzazioni della società civile – e che ci riempie di orgoglio poiché gradualmente abbiamo visto ingrossarsi le fila di quelli che la pensano come noi”.
“Tuttavia, non possiamo accontentarci di questo. Abbiamo di fronte un grande lavoro da compiere, a cominciare dal sostegno alla nuova risoluzione sulla moratoria per la prossima Assemblea Generale delle Nazioni Unite. È essenziale mantenere lo slancio e aumentare il già forte sostegno ottenuto con la risoluzione precedente. In tutto questo – ha concluso Sereni – la Commissione è un partner fondamentale per questa campagna, per il cui buon fine non risparmieremo gli sforzi, rimanendo concentrati sul nostro obiettivo finale”. (@OnuItalia)