NEW YORK, 9 OTTOBRE – “L’Italia sostiene fortemente le attività di mediazione delle Nazioni Unite. Il Segretario Generale Guterres ha impresso un rinnovato slancio alla diplomazia preventiva dell’ONU, con un processo di riforma che ha rafforzato il ruolo strategico del Dipartimento per gli Affari Politici e il Consolidamento della Pace, articolazione del Segretariato di cui l’Italia è partner di lungo corso e tra i maggiori contributori.” Lo ha detto il Vice rappresentante permanente italiano all’ONU a New York, Ambasciatore Stefano Stefanile, che oggi alla riunione del Consiglio di Sicurezza in formato Arria dedicata a prevenzione e mediazione dei conflitti, ha richiamato anche la situazione in Libia riaffermando il ruolo centrale delle Nazioni Unite per una soluzione politica inclusiva.
Stefanile ha invocato, da parte del Consiglio di Sicurezza, un approccio maggiormente orientato alla prevenzione e alla mediazione dei conflitti, anche attraverso il coinvolgimento delle espressioni della società civile ed ha ricordato, in merito, il sostegno assicurato dalla Comunità di Sant’Egidio ai processi di pace in Centrafrica e Sud Sudan.
“L’Italia – ha inoltre affermato – incoraggia una più stretta collaborazione tra il Consiglio di Sicurezza e la Commissione ONU per il Consolidamento della Pace, nonché con i paesi contributori di truppe e di polizia alle missioni di pace” – tra questi, l’Italia, primo contributore di truppe tra i paesi occidentali e tra i principali contributori al bilancio del peacekeeping.
“La partecipazione effettiva delle donne ai processi di prevenzione e mediazione dei conflitti è indispensabile – Stefanile ha concluso – per costruire una pace duratura e stabile. L’Italia è impegnata su questo fronte anche attraverso la promozione del Network regionale di donne mediatrici per il Mediterraneo.” (@OnuItalia)