ROMA, 20 LUGLIO – “La riunione di oggi del Comitato Nazionale per la Cooperazione allo Sviluppo (CNCS) ha costituito uno spaccato dell’intero tessuto dei valori del nostro paese, perché il mondo della cooperazione è nel DNA italiano. Il Comitato è il campo di gioco principale delle interconnessioni e della solidarietà che sono lievito della politica. È il luogo del dialogo a tutto campo nel Governo, nel Parlamento, nel settore profit e nell’ambito di servizio sociale reso dalle OSC”. Lo ha detto la Vice Ministra degli esteri Emanuela Del Re intervenendo oggi alla riunione del ‘parlamentino’ composto da rappresentanti dei principali soggetti pubblici e privati, profit e non profit, del sistema italiano della cooperazione internazionale per lo sviluppo.
La Vice Ministra ha ringraziato il Ministro degli esteri Luigi Di Maio per aver convocato la riunione e per il fondamentale sostegno politico che fornisce al sistema della Cooperazione italiana. “Il Comitato è stato convocato dopo oltre 2 anni dall’ultima riunione, ma il contatto con i suoi membri non si è mai interrotto e, anzi, è stato caratterizzato da un dialogo costante e produttivo”, ha detto la Del Re.
La Vice Ministra, che ha anche presieduto una parte dei lavori odierni, ha evidenziato come il CNCS sia un organismo che, grazie all’inclusione di tutti gli attori – pubblici e privati, profit e non profit – della cooperazione allo sviluppo, svolge il delicatissimo ruolo di strumento permanente di partecipazione, consultazione e proposta del Sistema Italiano di cooperazione che la legge gli attribuisce, con un imprescindibile ruolo di stimolo e riflessione strategica.
“L’esperienza terribile del Covid-19 ha reso evidente l’importanza delle interconnessioni e della solidarietà come lievito della politica” – ha detto Del Re – “In Italia il CNCS è il campo di gioco principale di queste interconnessioni, il luogo del dialogo a tutto campo nel Governo, nel Parlamento, nel settore profit e nel diffuso ambito di servizio sociale reso dalle ONG che deve aiutarci ad aprire una stagione nuova e promettente di collaborazione della politica liberata dalla paura”.
“Il Covid 19 ha comportato un cambiamento veramente epocale, ricordandoci che quello che accade altrove, anche molto lontano da noi, ha un effetto su ciascuno di noi” – ha proseguito – “Ne deriva la necessità per la politica (anche europea) di elaborare strategie veramente trasformative, che costruiscano un futuro realmente sostenibile, in accordo con gli obiettivi dell’agenda 2030. Credo che la pandemia, con i suoi eroi del quotidiano, con l’appello alla responsabilità di tutti, ci aiuterà a costruire una società ancora più inclusiva, condivisa, globale per i nostri figli”. (@OnuItalia)