ROMA, 11 GIUGNO – Le Università italiane migliorano in tutti i campi, scalano la classifica dei migliori Atenei del mondo e l’Italia si conferma un centro di assoluta eccellenza per gli studi avanzati e la qualità della didattica.
La diciassettesima edizione del QS World University Rankings che elenca le mille migliori università del mondo include infatti ben 36 università italiane, due in più rispetto all’edizione precedente. Gli atenei italiani considerati migliorano il piazzamento, come il Politecnico di Milano (137mo in classifica) che, salendo di dodici posizioni, si conferma per il sesto anno consecutivo la prima Università italiana. Anche l’antica Università di Bologna guadagna diciassette posizioni, saltando al 160mo posto, mentre la Sapienza di Roma scala trentadue posizioni, conquistando il 171mo posto. Performance importante anche quella del Politecnico di Torino che avanza di ben quaranta posizioni e si classifica al 308mo posto.
In totale, 13 Atenei italiani salgono in classifica e quattro rappresentano delle new entry: la prima è l’Università Vita-Salute San Raffaele, a seguire la Libera Università di Bolzano, l’Università della Calabria e l’Università Politecnica delle Marche.
Con 36 università classificate, l’Italia è il settimo Paese più rappresentato al mondo in questa edizione del QS World University Rankings e il terzo in Europa, dopo il Regno Unito e la Germania. In particolare: quella di Bologna è l’Università più apprezzata dalla comunità accademica internazionale, seguita dalla Sapienza. Il Politecnico di Milano è il più apprezzato dai recruiter internazionali mentre la Bicocca di Milano è la prima in Italia e 115esima al mondo per Citations per Faculty, l’indicatore che misura l’influenza della ricerca prodotta, seguita dall’Università degli studi di Napoli Federico II. L’Università Vita-Salute San Raffaele è la prima in Italia e la trentasettesima al mondo per la proporzione docenti-studenti, seguita dall’Università Cattolica del Sacro Cuore. La Libera Università di Bolzano ha, invece, il primato italiano per la proporzione di docenti internazionali e, infine, il Politecnico di Milano per la quota di studenti internazionali.
La prestigiosa analisi del QS World University Rankings si basa su una ricerca rigorosa che include le opinioni di oltre 100 mila docenti, accademici e ricercatori e di 51.649 manager e direttori delle risorse umane. Comprende inoltre l’analisi di 18.530.368 pubblicazioni scientifiche e 138.397.765 citazioni.