GINEVRA, 28 MAGGIO – Nonostante le dichiarazione del presidente americano Trump su una sua assunzione giornaliera di idrossiclorochina in funzione ant1 Covid-19, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha deciso di sospendere temporaneamente tutti i test sul suo uso. Uno studio pubblicato sulla rivista Lancet, infatti, ha rilevato ”un più alto tasso di mortalità tra i pazienti trattati con questo farmaco”. Ad annunciarlo è stato Tedros Adhanom Ghebreyesus, il direttore generale dell’agenzia specializzata dell’Onu, nel corso di una conferenza stampa a Ginevra. La decisione di interrompere momentaneamente la sperimentazione nel gruppo di pazienti in trattamento con idrossiclorochina e clorochina nello studio Solidarity è arrivata al termine di un incontro del gruppo esecutivo dell’Oms. Ghebreyesus ha sottolineato che gli altri gruppi del trial andranno avanti normalmente e che l’Oms fornirà un aggiornamento sulla situazione il prima possibile. ”La nostra preoccupazione riguarda l’uso dell’idrossiclorochina e della clorochina contro Covid-19”, ha spiegato il direttore generale dell’Oms. ”Desidero ribadire che questi farmaci sono generalmente considerati sicuri per l’uso in pazienti con malattie autoimmuni o malaria”, ha concluso.
Le preoccupazioni dell’Oms sull’uso dell’idrossiclorochina per il trattamento del coronavirus erano già state espresse dal dottor Mike Ryan nel corso di un briefing sul Covid-19 cinque giorni fa. L’esperto aveva spiegato che l’efficacia del farmaco sull’agente virale non è ancora stata dimostrata. Al contrario, diversi studi mettono in guardia sui possibili effetti collaterali.
L’idrossiclorochina è un farmaco comunemente usato per il trattamento della malaria, dei dolori reumatici e di malattie croniche come l’artrite reumatoide e il lupus eritematoso sistemico. Può dare luogo a effetti collaterali come vomito, mal di testa, alterazioni della vista, debolezza muscolare e, nei casi più gravi, reazioni allergiche. Di recente il suo utilizzo è stato associato anche a dei particolari casi di cardiotossicità. È per questa ragione che la Food and Drug Administration ne ha autorizzato l’utilizzo solo nei casi di emergenza.