NEW YORK, 6 MAGGIO – “Le donne sono in prima linea nella lotta alla pandemia e devono essere al centro della risposta se vogliamo una ripresa improntata a maggiore resilienza e sostenibilità. L’Italia ha adottato una serie di misure per proteggere le donne durante la crisi e avanzare verso un futuro post-COVID più inclusivo”, la detto l’Ambasciatrice Mariangela Zappia, Rappresentante Permanente italiana presso le Nazioni Unite a New York, nel suo intervento al seminario del network International Gender Champions su COVID19 e parità di genere.
Tra le misure promosse dal Governo italiano, la creazione di una Task Force di donne provenienti da diversi settori, per elaborare nuove strategie di ripresa gender-responsive, il rafforzamento dell’attività dei centri anti-violenza, misure per favorire la conciliazione lavoro/famiglia, stimolo finanziario per l’imprenditoria femminile. Attraverso l’iniziativa congiunta UE/UN “Spotlight”, l’Unione Europea ha potuto mobilitare fondi ad hoc per il sostegno alle organizzazioni femminili della società civile. Il pacchetto UE “Team Europe” include anche misure volte a promuovere la tutela dei diritti di donne e bambine.
“I più recenti sondaggi dimostrano che le persone ritengono essenziale una intensificata cooperazione internazionale per far fronte alla pandemia. L’alleanza per il vaccino, per cui l’Italia è stata tra i primi a mobilitarsi, è l’esempio di come una risposta internazionale coordinata sia la chiave”.
Zappia ha aggiunto che il sistema ONU ha reagito in tutte le sue articolazioni alla pandemia: “L’Italia lo sostiene e stiamo lavorando a New York su alcuni aspetti prioritari a fronte dell’impatto del Coronavirus, come la sicurezza alimentare, nel quadro del nostro ruolo di presidenti del Gruppo di Amici sulla Sicurezza Alimentare e la Nutrizione, tenendo sempre a integrare la prospettiva di genere.”
Per l’Ambasciatrice italiana occorre cambiare il modo in cui ci relazioniamo al clima e all’ambiente. “Agenda 2030 e azione climatica sono la bussola che deve guidarci nella fase di ripresa. L’idea di una resilienza trasformativa è la lente attraverso cui agire e in cui le donne possono giocare un ruolo centrale: ricostruire non per tornare dove eravamo prima della crisi, ma ricostruire meglio, spingendo sull’acceleratore verso il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.” (@OnuItalia)