ROMA, 25 FEBBRAIO – Il direttore generale della FAO Qu Dongyu ha sollecitato “solidi” risultati dei negoziati della Convenzione sulla Diversità Biologica nel suo discorso di apertura in occasione di un incontro ad alto livello sulla biodiversità presso la sede dell’agenzia dell’Onu a Roma. Secondo Qu l’agricoltura e i sistemi alimentari sono “il cuore del concetto di sviluppo sostenibile” e sono al centro delle discussioni sul quadro di lavoro in materia di biodiversità post 2020.
Qu è intervenuto all’inizio della seconda riunione del “Gruppo di Lavoro aperto” istituito dalla Convenzione sulla Diversità Biologica (CBD), in corso alla FAO, esprimendo il suo augurio affinché i partecipanti possano ottenere risultati “solidi” da concordare alla Conferenza ONU sulla Biodiversità di Kunming, Cina, nell’ottobre 2020. Il quadro deciso in tale sede stabilirà il corso per i prossimi 10 anni e oltre. “La biodiversità è fondamentale per gli ecosistemi, per gli esseri umani, ed è alla base della diversità alimentare“, ha detto Qu, segnalando l’enorme sfida: nutrire oltre 9 miliardi di persone nel 2050 in modi che garantiscano un’alimentazione sana ed evitino il sovrasfruttamento delle risorse naturali.
Il Direttore Generale ha sottolineato che la FAO ha posto “molte pietre miliari” nella storia dell’impegno delle Nazioni Unite a favore della conservazione della biodiversità, tra cui il Codice di condotta per la pesca responsabile, il Trattato Internazionale sulle Risorse Fitogenetiche per l’Alimentazione e l’Agricoltura e i prodotti della conoscenza, come il rapporto pubblicato l’anno scorso Stato della biodiversità mondiale per l’alimentazione e l’agricoltura. I servizi funzionali fondamentali che la FAO fornisce agli Stati Membri, come la raccolta e la divulgazione dei dati, la definizione di standard, la consultazione politica e il potenziamento delle capacità, saranno utili per la tutela della diversità biologica.
Il Direttore Generale della FAO ha esortato le delegazioni presenti a garantire che la biodiversità sia parte integrante delle questioni discusse al Vertice Mondiale sui Sistemi Alimentari 2021, che sarà ospitato dal Segretario Generale dell’ONU.
La CBD
La Convenzione sulla Diversità Biologica è entrata in vigore il 29 dicembre 1993 e al momento conta 196 membri. Mira a promuovere la conservazione della biodiversità – difesa come variabilità tra tutti gli organismi viventi” e i complessi ecologici di cui fanno parte – l’uso sostenibile dei suoi componenti e la giusta ed equa condivisione dei benefici derivanti dall’uso delle risorse genetiche.