BEIRUT, 15 NOVEMBRE – “Oggi il Libano è un teatro di grande rilevanza strategica per la sicurezza del Mediterraneo e anche dell’Europa, al centro di un contesto regionale attraversato da fattori di tensione, e la cui stabilità deve essere perseguita con determinazione. L’Italia ha svolto e sta svolgendo un ruolo fondamentale nel processo di stabilizzazione di questo paese. La prolungata esperienza di comando italiano nell’ambito della missione UNIFIL oltre a rappresentare il prestigioso riconoscimento internazionale della professionalità delle nostre Forze Armate è la conferma di un modello operativo vincente, le cui caratteristiche sono state sempre l’imparzialità, la mediazione, la ricerca del dialogo tra le parti in causa. Un modello tutto italiano che il governo intende continuare ad applicare”. Lo ha detto il ministro della difesa Lorenzo Guerini nel corso della sua visita ufficiale a Beirut e nel sud del Libano dove ha incontrato nella base di Shama i militari del contingente italiano.
“I nostri caschi bu – ha detto il ministro – svolgono un ruolo importante di pacificazione e stabilizzazione, anche di relazione di cooperazione con le istituzioni e le forze armate libanesi”. Per il ministro, questo ruolo importante è evidente anche “nei rapporti con la popolazione civile” libanese. Ad attendere Guerini c’era l’Head of Mission e Force Commander di UNIFIL, Generale di Divisione Stefano Del Col, che nel corso di un briefing ha illustrato l’attività svolta nell’ambito della missione che conta su 44 Nazioni contributrici.
Nel rivolgersi ai militari, il Ministro ha sottolineato l’importanza della missione per la stabilizzazione del paese, il rafforzamento delle forze di sicurezza locale, in un’area attraversata da una situazione complessa e ha rivolto loro il ringraziamento e la vicinanza del Paese: “Siete un generoso esempio di una Italia che lavora per costruire pace e sicurezza”.
Durante la sua visita a Beirut, il ministro della Difesa ha incontrato le più alte cariche istituzionali: il presidente della Repubblica Michel Aoun, il premier dimissionario Saad Hariri, il presidente del parlamento Nabih Berri e il ministro della difesa libanese Elias Abou Saab che gli hanno dimostrato “grande vicinanza e affetto rispetto ai nostri militari e all’opera che essi svolgono”. (@OnuItalia)