NEW YORK, 25 OTTOBRE – “Il traffico di esseri umani è una piaga che va affrontata con uno sforzo collettivo e in uno spirito di responsabilità condivisa: elementi indispensabili per prevenire e combattere il fenomeno e le sue connessioni con il crimine organizzato e il terrorismo e per fornire la dovuta assistenza alle vittime.” Lo ha detto il Vice Rappresentante Permanente italiano all’ONU, Ambasciatore Stefanile, in occasione della riunione in formula Arria del Consiglio di Sicurezza sul nesso tra Agenda Donne, Pace e Sicurezza e lotta al traffico di esseri umani.
Stefanile ha anche evidenziato la priorità attribuita dall’Italia alla lotta contro la violenza nei confronti di donne e bambine, alla parità di genere e all’esigenza di una partecipazione effettiva delle donne nei processi di pace e di riconciliazione.
“Occorre tener conto della particolare vulnerabilità di donne e bambini, che in situazioni di instabilità sono le prime vittime di abusi. L’Italia promuove un approccio che ponga al centro il rispetto dei diritti della persona e che tenga conto degli aspetti di genere e delle esigenze specifiche dei minori”, ha detto Stefanile ricordando che durante il suo mandato in Consiglio di Sicurezza nel 2017, l’Italia ha guidato la riflessione su questi temi, promuovendo una Risoluzione sul traffico di esseri umani, adottata all’unanimità dal Consiglio, che si concentra proprio sul rafforzamento dell’assistenza a donne e bambini e, tra questi, ai minori non accompagnati.
La Risoluzione apre anche la via al potenziamento delle capacità delle missioni di pace ONU di assistere gli Stati in cui sono dispiegate nel contrasto a questi crimini. “La formazione e l’addestramento dei caschi blu sulle questioni correlate al rispetto dei diritti umani, alla parità di genere, all’Agenda Donne, Pace e Sicurezza – ha osservato Stefanile – è fondamentale per raggiungere questo obiettivo. Si tratta di un ambito in cui l’Italia eccelle, mettendo a disposizione corsi specializzati per i peacekeepers degli altri paesi.”
Stefanile ha infine ricordato il contributo italiano al Fondo ONU per le vittime del traffico e il sostegno dell’Italia per l’universalizzazione e l’attuazione della Convenzione di Palermo contro il crimine organizzato e del correlato Protocollo sul traffico di persone.