GINEVRA, 7 OTTOBRE – Si e’ aperta oggi a Ginevra con un segmento speciale dedicato al dramma dell’apolidia la 70ma sessione del Comitato Esecutivo dell’UNHCR. Focus della sessione saranno le grandi dinamiche globali alla radice del fenomeno dei rifugiati e le prospettive della collaborazione internazionale per la protezione e l’accoglienza.
L’evento ad alto livello sull’apolidia e’ stata l’occasione per 171 stati tra cui l’Italia di ribadire l’impegno a ridurre e eliminare il dramma dei “senza patria” e assicurare che chi non ha passaporto sia discriminato e escluso: “Un bel modo per segnare la prima meta’ della campagna decennale #IBelong lanciata da UNHCR nel 2014″, ha detto il capo dell’agenzia Onu per i rifugiati, Filippo Grandi.
UNHCR Executive Committee. @ItalyUN_Geneva 🇮🇹 with @RefugeesChief and VSG @AminaJMohammed at ceremony with States having ratified international conventions to eradicate statelessness. #HumanRights #IBelong @ItalyMFA pic.twitter.com/Ajcxgq2yLq
— Italy UN Geneva (@ItalyUN_Geneva) October 7, 2019
Grandi ha d’altro canto avvertito che i recenti progressi della campagna sono a rischio a causa di un aumento delle “forme dannose di nazionalismo” e ha invitato a raddoppiare gli sforzi per trovare soluzioni per milioni senza cittadinanza o a rischio di apolidia in tutto il mondo.
Nel corso dell’evento Maha Mamo, una attivista per gli apolidi cresciuta senza patria in Libano e diventata cittadina brasiliana l’anno scorso ha raccontato la sua storia all’ambasciatrice di buona volontà dell’UNHCR Cate Blanchett in occasione dell’incontro di oggi.
Oltre 220 mila persone come Maha hanno acquistato una cittadinanza nei primi cinque anni della campagna globale #IBelong. (@OnuItalia)