GINEVRA, 29 luglio – Anche se la Siria non compare più sulle prime pagine dei giornali, la guerra che la sta devastando da anni continua con la sua carica di violenze e la sua scia di sangue. L’Alto commissario Onu per i diritti umani Michelle Bachelet ha infatti denunciato il crescente numero di vittime civili causato da una serie di attacchi aerei su Idlib e su altre zone della Siria nord-occidentale.
L’ultima campagna di attacchi aerei “da parte del governo e dei suoi alleati ha continuato a colpire strutture mediche, scuole e altre infrastrutture civili come mercati e panetterie”, ha detto Bachelet in un comunicato pubblicato a Ginevra. Sembra altamente improbabile che tali obiettivi civili “vengano tutti colpiti per caso”, ha aggiunto. “Gli attacchi intenzionali contro i civili sono crimini di guerra e coloro che li hanno ordinati o condotti sono penalmente responsabili delle loro azioni”, ha sottolineato Bachelet.
Nei soli ultimi dieci giorni, 103 civili, tra cui almeno 26 bambini, sono morti negli attacchi aerei in dieci diverse località, di cui otto a Idlib e due nelle zone rurali di Aleppo. Ma la carneficina in Siria “non è più sul radar internazionale”, ha affermato Bachelet.