GOMA, 22 LUGLIO – ”Nelle comunità le persone continuano a morire e gli operatori sanitari continuano a essere contagiati, l’epidemia di Ebola non è sotto controllo”: lo ha affermato la presidente di Medici senza Frontiere Joanne Liu, dopo l’annuncio dell’OMS che ha dichiarato l’epidemia in Repubblica Democratica del Congo un’emergenza internazionale di salute pubblica.
Proprio qualche giorno fa è arrivato un paziente contagiato in un Centro di trattamento Ebola supportato da MSF a Goma e si tratta del primo caso in una grande città di confine che conta un milione di abitanti, sostiene l’ong.
L’epidemia di Ebola, la più grave di sempre nella RDC, ha già fatto più di 1.600 morti ed è scoppiata in una zona storicamente afflitta da terribili violenze, un contesto che ha reso più complicata la risposta. A causa di violenti attacchi, lo scorso febbraio MSF è stata costretta a sospendere le attività nei centri di trattamento di Butembo e Katwa, anche se,
nonostante tutti gli ostacoli, il lavoro dell’organizzazione continua in Nord Kivu, in Ituri e nella città di Goma.
”Ora serve un cambio di passo – afferma ancora MSF – Tutti gli attori coinvolti nella lotta contro Ebola devono capire che le restrizioni ai movimenti e la coercizione sulla popolazione non funzionano. È necessario coinvolgere attivamente le comunità locali e migliorare l’accesso alla vaccinazione. Dobbiamo agire ora, non c’è più tempo”.
”Le comunità e i pazienti devono essere al centro della risposta, devono essere partecipanti attivi – ha aggiunto Liu – MSF ha sperimentato in prima persona quanto sia difficile rispondere a questa epidemia. Dobbiamo fare un bilancio di ciò che funziona e di ciò che non funziona. In un contesto in cui la ricerca e identificazione dei contatti non è completamente efficace e non tutte le persone colpite vengono raggiunte, è necessario un approccio su larga scala per la prevenzione, questo significa un migliore accesso alla vaccinazione per la popolazione per ridurre la trasmissione”.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha appena dichiarato l’epidemia di Ebola in Nord Kivu in Repubblica Democratica del Congo un’emergenza internazionale di salute pubblica con oltre 1.600 morti.