TRIPOLI, 11 LUGLIO – I problemi relativi all’assistenza ai migranti del centro di detenzione di Tajoura e’ stato al centro di un colloquio a Tripoli tra l’ambasciatore d’Italia in Libia, Giuseppe Buccino Grimaldi, e il capo missione UNHCR in Libia, Jean-Paul Cavalieri. Al centro dell’incontro anche le attività dell’agenzia delle Nazioni Unite nel paese nordafricano. Lo riferisce un messaggio pubblicato sul profilo Twitter dell’ambasciata d’Italia a Tripoli.
Il colloquio e’ arrivato a un giorno dalla liberazione di 350 migranti dal centro di detenzione di Tajoura colpito la scorsa settimana da un raid aereo che ha provocato oltre 50 morti e 130 feriti. In una nota l’UNHCR ha ringraziato il ministero dell’Interno del governo di accordo nazionale (Gna) riconosciuto dalla comunità internazionale per la decisione, precisando che i 55 migranti appartenenti alle categorie più vulnerabili (donne, bambini e minori non accompagnati) sono stati identificati per ricollocamento e sono ora in attesa di un trasferimento in un paese terzo.
Secondo una nota dell’UNHCR le possibilità di trasferimenti per ragioni umanitarie al di fuori della Libia restano limitate. L’UNHCR ha riferito che circa 260 migranti che hanno lasciato il campo di Tajoura riceveranno cure da parte di UUNHCR, OIM, WFP, del Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione UNFPA e altre organizzazioni partner.
L’OIM ha intanto calcolato che sono almeno 641.398 i migranti censiti in Libia dall’organizzazione internazionale nella sua 25ma edizione della raccolta dati del
Displacement Tracking Matrix (Dtm) pubblicata oggi e relativa al trimestre marzo-maggio 2019. Secondo il rapporto i migranti in Libia provengono da oltre 39 diverse nazioni e risultano presenti in tutti i 100 comuni libici, distribuiti in 565 delle 667 comunità della Libia. (@OnuItalia)