NICOSIA, 17 MAGGIO – A un anno e mezzo dalla creazione della Rete delle Donne Mediatrici nel Mediterraneo (Mediterranean Women Mediators Network, MWMN) da parte della Farnesina, il primo gruppo locale del progetto si e’ riunito a Cipro. L’evento pubblico di lancio di questa “Antenna” e’ stato tenuto a battesimo al Ledra Palace Hotel di Nicosia, nell’area demilitarizzata istituita dall’ONU.
“Questo evento assume un significato particolare”, ha spiegato l’Ambasciatore d’Italia a Nicosia, Andrea Cavallari nel suo intervento di apertura, “anche perché si svolge a Cipro e vuole dare slancio al coinvolgimento attivo delle donne di entrambe le comunità nel creare sostegno per un accordo globale. Dovrebbe inoltre aumentare le opportunità di cooperazione bilaterale e contribuire alla costruzione della fiducia tra le due comunità”. “L’evento di oggi può essere considerato una pietra miliare di questo ambizioso viaggio”, ha aggiunto l’Ambasciatore, “perché è il primo segno concreto e tangibile del consolidamento della Rete a livello locale, e speriamo che possa stimolare la creazione di antenne in altri Paesi mediterranei”.
All’evento di lancio sono intervenute anche la Rappresentante di UNWomen, Sabine Freizer, e una delle mediatrici cipriote, Kalliope Agapiou Josephides. La Rappresentante Speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite e Capo della Forza di Mantenimento della Pace delle Nazioni Unite a Cipro (UNFICYP), Elizabeth Spehar, ha pronunciato il “keynote speech”. Seguiranno due giorni di dibattiti e seminari interattivi sulla partecipazione delle donne ai processi di mediazione e sul peacebuilding, che avranno come protagoniste alcune rappresentanti di altre reti regionali di mediatrici, come il Nordic Women Mediators Network, FemWise-Africa e Women Mediators Across the Commonwealth.
Il progetto MWMN è nato, in collaborazione con l’Istituto Affari Internazionali (IAI) e con Women in International Security Italia (WIIS Italy), durante il mandato dell’Italia come membro non permanente del Consiglio di Sicurezza dell’ONU. L’iniziativa coniuga il tradizionale focus della politica estera italiana sul Mediterraneo con il sostegno alla diplomazia preventiva e l’impegno per il rafforzamento del ruolo delle donne nei processi di prevenzione e risoluzione dei conflitti e di pacificazione.
La Rete è giunta a coinvolgere 50 donne, molto diverse tra loro per età, competenze e background, provenienti da 25 Paesi del Mediterraneo. Obiettivo del progetto è accrescere la capacità di mediazione delle donne nell’area mediterranea, attraverso attività di formazione e di networking, per dare loro più opportunità per apportare un contributo rilevante alla stabilità della regione. (@OnuItalia)