GINEVRA, 26 FEBBRAIO – Riflettori puntati sullo Yemen oggi a Ginevra. Intervenendo alla Terza Conferenza dei Donatori convocata ai margini del segmento ad alto livello del Consiglio per i Diritti Umani, la Vice Ministra degli Esteri Emanuela Del Re ha sottolineato la gravita’ dell’emergenza umanitaria peggiore del mondo parlando di un “obbligo morale” da parte della comunita’ internazionale e impegnando l’Italia a mantenere il suo impegno anche nel 2019 con un contributo di cinque milioni di euro in aiuti per la popolazione civile.
“I programmi che abbiamo intenzione di finanziare si concentreranno sui bisogni piu’ urgenti: cibo, salute, protezione dei gruppi vulnerabili come donne e bambini. OMS, WFP e Croce Rossa Internazionale, alcune delle maggiori organizzazioni internazionali presenti nel paese, porranno in atto le iniziative”, ha detto Del Re, ribadendo che l’Italia continuera’ a offrire il suo sostegno alle Nazioni Unite e all’inviato speciale Martin Griffiths nella sua missione per affrontare la la crisi e aprire la strada per la riconciliazione.
Aiuti sono arrivati anche dalla Commissione Europea che ha impegnato 161,5 milioni di euro in aiuti umanitari per il 2019. “Con milioni di persone minacciate dalla carestia, si deve fare di tutto per fornire aiuti di emergenza sul campo, per questo le organizzazioni umanitarie hanno bisogno di un accesso completo”, ha affermato il commissario per gli aiuti umanitari e la gestione delle crisi, Christos Stylianides secondo cui la soluzione politica rimane “l’unica via percorribile” e “l’aiuto da solo non è la risposta”.
Le Nazioni Unite, che avevano stimato in 4,3 miliardi di dollari i fondi necessari a finanziare i programmi di aiuti umanitari in Yemen nel 2019, ne hanno raccolti 2,6. “Lo Yemen resta la più grave crisi umanitaria nel mondo”, ha affermato il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres aprendo la conferenza promossa dalla Svizzera, la Svezia e l’Onu. “Una terza conferenza non è mai una buona cosa e tutti vorremmo non essere qui”, ha sottolineato il segretario generale. L’anno scorso abbiamo raccolto 2,6 miliardi di dollari, pari all’83% di quanto richiesto. Ma il conflitto in Yemen continua e 24 milioni di persone – pari all’80% della popolazione – hanno bisogno di aiuti umanitari e protezione. Tra questi, due milioni di ragazze, ragazzi, donne e uomini hanno bisogno di aiuti salvavita e quasi 10 milioni sono a un passo dalla fame”.
E sempre Guterres ha definito la Conferenza un successo: “I donatori si sono impegnati il 30% di piu’ dell’anno scorso”. Il segretario generale ha indicato nei contributi di Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti i due fattori che hanno reso possibile l’aumento, una circostanza che ha provocato le proteste di Doctors Without Borders/Médecins Sans Frontières (MSF): “Promettono aiuti, ma sono anche quelli che alimentano la crisi”. (@OnuItalia)