SHAMA, 28 GENNAIO – Sono oltre 30 i corsi di addestramento nelle varie specialità che i caschi blu italiani Unifil della Joint Task Force Lebanon del Sector West hanno svolto congiuntamente con le Forze armate libanesi dall’assunzione di comando del settore assegnato della Missione, avvenuta il 19 ottobre.
Ad oggi sono state oltre 100 le giornate di addestramento destinate alla formazione di circa 500 soldati libanesi. Il risultato acquisito ha favorito un sostanziale incremento delle operazioni congiunte, che vengono condotte giornalmente sul terreno, che dal 12% sono passate al 23% costituendo il picco più alto mai conseguito dall’avvio dell’Operazione ‘Leonte’.
In aggiunta ai corsi conclusi, sono attualmente 3 quelli in fase di svolgimento e più di 10 i pianificati per il mese di febbraio.
La programmazione dei cicli di addestramento avviene su base mensile attraverso una riunione congiunta, tra i rappresentanti del Sector West e del Quartier Generale libanese del South Litani Sector.
L’obiettivo del contingente italiano è quello di garantire alle forze libanesi la piena indipendenza operativa e la loro legittimazione nel sostenere l’azione delle autorità di governo, specialmente nel Libano del sud, e il loro ruolo di tutori della sicurezza soprattutto nel contrasto al terrorismo.
Oltre che l’assistenza alle Forze di Sicurezza locali, le aree gravitazionali sancite dal mandato conferito dalla Risoluzione 1701/2006, in cui operano i caschi blu italiani, includono il monitoraggio della cessazione delle ostilità tra Libano e Israele e il supporto alla popolazione locale.
I tre compiti sono funzionalmente interconnessi tra loro e sono univocamente orientati allo scopo di consentire l’auspicabile raggiungimento di un cessate il fuoco permanente tra le parti, rafforzare la capacità delle Forze libanesi di garantire la sicurezza del proprio territorio e creare quelle condizioni di crescita sociale ed economica funzionali al benessere della comunità locale.
L’Italia è impegnata in Libano anche con la Missione Militare Bilaterale Italiana (MIBIL), operante in Libano dal 2015, con lo scopo di organizzare, condurre e coordinare attività di formazione ed addestramento in favore delle Forze armate libanesi, inquadrandosi nel più ampio contesto internazionale che si propone di supportare le istituzioni della nazione mediorientale al fine di incrementarne le capacità complessive.
L’attuale contributo nazionale prevede un impiego massimo di 1100 militari.
(@novellatop, 28 gennaio 2019)