NEW YORK, 15 DICEMBRE – “L’intero sistema delle Nazioni Unite deve essere piu’ efficace nel valutare la minaccia alla sicurezza legata al cambiamento climatico”, ha detto il Rappresentante Permanente italiano all’Onu Sebastiano Cardi aprendo un incontro del Consiglio di Sicurezza organizzato da Francia, Germania, Giappone, Italia, Maldive, Marocco, Olanda, Peru, Regno Unito e Svezia. L’ambasciatore ha suggerito la creazione di “una sede istituzionale” che affronti questi temi all’interno del sistema Onu e che fornisca il luogo necessario dove convergano leadership, cooperazione e azione comune.
“La scienza continua a avvertirci. E’ ora di cogliere l’opportunita’ e usare le conoscenze scientifiche per trovare strumenti adeguati ad affrontare la sfida”, ha detto Cardi che ha presieduto la riunione organizzata nell’aula dell’ECOSOC secondo il cosiddetto, piu’ flessibile e informale, “Formato Arria”.
Il 2017 segna il decimo anniversario della prima riunione dedicata dal Consiglio alla relazione tra cambiamento climatico e sicurezza. Nel corso del dibattito molti ambasciatori hanno fatto riferimento alla recente missione del Consiglio nella regione del Sahel.
Il ministro olandese Halbe Zijlstra ha partecipato alla riunione in un segnale della continuità di valori e temi che Italia e Olanda condividono nel mandato in Consiglio di Sicurezza per il biennio 2017-2018. Cardi, nel suo messaggio introduttivo, ha colto l’occasione per ringraziare i colleghi olandesi per la “eccellente collaborazione” con la delegazione italiana auspicandone il proseguimento il prossimo anno. (@OnuItalia)