NEW YORK, 19 LUGLIO – “Contribuire a superare la pandemia, puntando a ridisegnare società più pacifiche, prospere, giuste, resilienti, sostenibili e rispettose dei diritti umani”: questo l’impegno assunto dall’Ambasciatore Maurizio Massari, appena insediato come Rappresentante Permanente italiano al Palazzo di Vetro.
“Durante il mio mandato lavorero’ attivamente e in maniera inclusiva con tutti gli stakeholder affinche’ l’Italia rafforzi ulteriormente il proprio ruolo e impegno all’Onu, cosi’ come il ruolo e l’impegno della Ue, nel perseguimento di un multilateralismo efficace, in gradi di fronteggiare le principali sfide globali”, ha detto Massari.
Il nuovo Rappresentante Permanente raccoglie il testimone dall’Ambasciatrice Mariangela Zappia, da qualche giorno inviata del governo italiano a Washington. Napoletano, laureato in Scienze politiche presso l’Università Orientale, Massari e’ entrato in diplomazia a metà anni ’80 e il suo ultimo incarico all’estero, prima del Palazzo di Vetro, e’ stato come Rappresentante italiano presso la UE.
A Mosca fino al 1990, è stato responsabile per la stampa e la politica interna sovietica. Ha lavorato poi a Londra nel settore economico-commerciale e delle politiche europee. Consigliere politico a Washington durante il secondo mandato dell’amministrazione Clinton, ha successivamente collaborato negli anni 1996 e 1997 al negoziato sulla revisione del Trattato di Maastricht.
Dal 2003 al 2006, dopo il ritorno in Italia, è stato ambasciatore per l’Osce in Serbia e Montenegro, e dal gennaio 2012 inviato Speciale per il Mediterraneo e il Medioriente. Nel 2013 e’ stato nominato Ambasciatore in Egitto. Ha lasciato il Cairo nel 2016 per Bruxelles dove e’ rimasto fiono alla primavera scorsa.
“L’Italia è impegnata con forza e determinazione al raggiungimento degli obiettivi delle Nazioni Unite nel settore della pace e della sicurezza internazionale, della promozione dello sviluppo sostenibile, e della protezione dei diritti umani. Si tratta di obiettivi cui l’Italia contribuisce attivamente ogni giorno, attraverso l’impegno del nostro Governo e delle nostre istituzioni, il contributo delle nostre Forze Armate alle missioni di pace, l’apporto delle organizzazioni della società civile e del settore privato del nostro Paese e il lavoro dei funzionari e dei volontari italiani che agiscono sotto il vessillo delle Nazioni Unite, nonché l’impegno dei giornalisti italiani accreditati presso l’Organizzazione. A tutti rivolgo un cordialissimo saluto e con tutti conto di lavorare in squadra per promuovere sempre di piu’ il profilo e l’azione dell’Italia all’ONU”, ha detto Massari nel suo messaggio di inizio mandato che cade “in un anno decisivo” di superamento della pandemia e di ripresa, ma anche in un contesto “in cui la cooperazione internazionale e il multilateralismo, che trovano fermo ancoraggio nella nostra Costituzione, costituiscono, piu’ che mai, gli strumenti piu’ efficaci – se non, direi, gli unici – per affrontare le complesse sfide contemporanee”.
Massari ha ricordato che quest’anno l’Italia – tramite la Presidenza del G20, il partenariato con il Regno Unito nella realizzazione della prossima Conferenza delle Nazioni Unite sul Cambiamento Climatico (COP26) e il ruolo di primo piano nella preparazione del Vertice sui Sistemi Alimentari – assume su di se’ responsabilità particolari.
“Il mio compito sarà quello di rafforzare ulteriormente il sostegno dell’Italia alle attività dell’ONU: siamo il settimo contributore al bilancio regolare dell’ONU e il primo fornitore di truppe tra i Paesi occidentali per le operazioni di mantenimento della pace; ospitiamo in Italia importanti agenzie e strutture onusiane, quali il Polo agro-alimentare comprendente la FAO, l’IFAD e il PAM, la Base di Pronto Intervento Umanitario delle Nazioni Unite (UNHRD) a Brindisi, il Polo di formazione e ricerca di Torino, e altri. A partire dal gennaio 2022, l’Italia rientrerà inoltre nel Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite per il triennio 2022-2024. Si tratta di un impegno che ci vedrà in prima linea nel percorso verso l’attuazione dell’Agenda 2030 e dei suoi 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile”. (@OnuItalia)