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sabato, Luglio 26, 2025

Corridoi umanitari: in arrivo a Roma 119 profughi afghani

ROMA, 9 LUGLIO 2025 – Nuovi arrivi grazie al programma dei corridoi umanitari. La Comunità di Sant’Egidio, promotrice insieme allo Stato italiano e ad altre associazioni del programma per l’ingresso di rifugiati in Italia in condizioni di sicurezza reciproca, accoglierà domani, giovedì 10 luglio, al Terminal 5 dell’aeroporto di Fiumicino, 119 profughi afghani giunti con un volo speciale da Islamabad. Il volo, messo a disposizione da “Solidaire”, rappresenta un nuovo tassello di un progetto di accoglienza e integrazione che in questi anni ha permesso l’arrivo sicuro in Europa di oltre 8.500 persone in fuga da guerre, persecuzioni e violenze.

I profughi, famiglie e singoli individui, si erano rifugiati in Pakistan dopo la presa del potere da parte dei talebani nell’agosto 2021. Da allora hanno vissuto per quasi quattro anni in condizioni estremamente precarie, in campi informali e rifugi di fortuna nella zona centrale di Islamabad. In molti casi, si tratta di persone che avevano collaborato con istituzioni occidentali o erano particolarmente vulnerabili, come donne attiviste, giornalisti, insegnanti, bambini e adolescenti. Dopo la grande mobilitazione iniziale, la loro situazione è stata ignorata dalla comunità internazionale, lasciandoli in un limbo senza prospettive.

Un’accoglienza concreta per una nuova vita in Italia

comunitàI 119 rifugiati saranno accolti da Sant’Egidio e da una rete diffusa di famiglie, parrocchie, associazioni e amministrazioni locali su tutto il territorio nazionale. Il percorso di integrazione prevede fin dal primo giorno l’avvio di attività formative e di supporto: corsi di lingua italiana, inserimento scolastico per i minori, accompagnamento al lavoro per gli adulti e mediazione culturale. Particolare attenzione sarà rivolta ai ricongiungimenti familiari: molti dei nuovi arrivati potranno riabbracciare parenti già presenti in Italia grazie a precedenti progetti di accoglienza.

Alle ore 16, presso il Terminal 5 di Fiumicino, è prevista una conferenza stampa alla presenza del fondatore della Comunità di Sant’Egidio, Andrea Riccardi, e dei rappresentanti delle istituzioni italiane: Rosanna Rabuano, Capo Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione del Ministero dell’Interno, e Pierfrancesco Sacco, in rappresentanza della Direzione generale italiani all’estero e politiche migratorie del Ministero degli Affari Esteri. In occasione dell’arrivo, numerosi familiari e volontari saranno presenti per accogliere i profughi con un gesto di vicinanza e umanità.

Corridoi umanitari: un modello italiano di solidarietà e sicurezza

Nato nel 2016 su iniziativa della Comunità di Sant’Egidio, della Federazione delle Chiese Evangeliche e della Tavola Valdese, il progetto dei Corridoi Umanitari si è affermato come un esempio virtuoso di accoglienza legale, ordinata e sicura. Interamente autofinanziato e realizzato con la partecipazione di centinaia di realtà locali, questo modello evita viaggi pericolosi e morti in mare, coniugando l’esigenza di sicurezza con la solidarietà concreta. Il protocollo sottoscritto con lo Stato italiano consente a persone vulnerabili di entrare in Italia in modo regolare, tramite un visto umanitario, e di essere accompagnate in un percorso di autonomia e inclusione.

Il progetto si è allargato negli anni anche ad altri Paesi europei, ricevendo numerosi riconoscimenti internazionali. In un contesto globale segnato da crisi umanitarie dimenticate e crescenti tensioni sui temi migratori, i Corridoi Umanitari dimostrano che è possibile gestire l’accoglienza con umanità e responsabilità.

Afghanistan: una crisi dimenticata

Il ritorno dei talebani al potere in Afghanistan ha provocato una nuova emergenza umanitaria, aggravata da restrizioni draconiane ai diritti delle donne, crisi economica e isolamento diplomatico. Migliaia di persone sono fuggite verso i Paesi vicini, come Pakistan e Iran, dove tuttavia le condizioni di vita sono spesso insostenibili e l’accesso alla protezione internazionale è limitato. Nonostante gli appelli delle Nazioni Unite, la comunità internazionale ha progressivamente abbassato l’attenzione sulla crisi afghana, lasciando migliaia di persone in attesa di un reinsediamento. (@OnuItalia)

OnuItalia
OnuItaliahttps://onuitalia.com
Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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