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giovedì, Dicembre 4, 2025

Ucraina: con il si italiano, l’ONU chiede il ritorno dei bambini rapiti

NEW YORK, 4 DICEMBRE 2025 – L’Assemblea Generale dell’Onu ha chiesto il ritorno immediato e incondizionato dei bambini dell’Ucraina “trasferiti forzatamente” in Russia, una questione delicata nei negoziati per un possibile accordo di pace tra Kiev e Mosca. La risoluzione non vincolante, adottata nel corso di una riunione di emergenza con 91 voti favorevoli, tra cui Italia e Usa, 12 contrari (inclusa la Russia) e 57 astensioni, “chiede” a Mosca di “garantire il ritorno immediato, sicuro e incondizionato di tutti i bambini ucraini che sono stati trasferiti o deportati forzatamente”.

Stop ai trasferimenti forzati

Il testo invita la Russia a “cessare senza indugio tutte le pratiche di trasferimento forzato, deportazione, separazione delle famiglie e dei bambini dai loro tutori legali, alterazione dello status personale, inclusa la cittadinanza, adozione o affidamento, e indottrinamento dei bambini ucraini”. L’Ucraina accusa Mosca di aver rapito almeno 20.000 bambini ucraini dall’inizio della guerra, e la viceministra degli Esteri ucraina Mariana Betsa l’ha definita “la più grande operazione di rapimento sponsorizzata dallo Stato nella storia”.

Aprendo la riunione, la Presidente dell’Assemblea Generale, Annalena Baerbock, ha descritto il dramma vissuto dai bambini ucraini sottratti alle loro case. “Immaginate di essere un sedicenne che sta vivendo la sua giornata quando all’improvviso soldati armati di mitragliatrici, con il volto coperto da passamontagna, irrompono a casa tua”, ha detto: “Ti costringono a salire su un veicolo e ti portano in una direzione sconosciuta. Ti ritrovi intrappolato per mesi in un incubo, con un nome diverso.»

Baerbock, diritto internazionale e’ inequivocabile

Baerbock ha sottolineato che il diritto internazionale è inequivocabile. “Quello a cui stiamo assistendo non è quindi solo la tragedia di alcuni bambini, ma una violazione del diritto internazionale“, ha affermato la PGA, citando l’articolo 49 della Quarta Convenzione di Ginevra.

Intervenendo in Assemblea, l’Ambasciatore Maurizio Massari, Rappresentante Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite, ha riaffermato con forza il sostegno “incrollabile” dell’Italia a Kiev nella ricerca di “una pace giusta e duratura”, fondata sui principi cardine della Carta delle Nazioni Unite: sovranità, indipendenza e integrità territoriale.

Massari denuncia i campi di rieducazione in Russia

Massari ha denunciato come deportazioni e trasferimenti forzati di civili, inclusi migliaia di minori, rappresentino violazioni abiette del diritto internazionale, “gravi infrazioni delle Convenzioni di Ginevra” e veri e propri crimini di guerra. Al centro del suo intervento, l’ambasciatore ha posto la dimensione umanitaria del conflitto: “In un Paese devastato dall’aggressione russa, bambini e genitori stanno vivendo sofferenze inimmaginabili, sopportando il dolore più grande: essere separati dai propri cari”.

L’Italia, ha ricordato Massari, considera inaccettabile “un mondo in cui i bambini vengono rapiti, separati dalle famiglie ed esposti a tentativi sistematici di cancellare la loro identità, attraverso campi di rieducazione, adozioni forzate e arruolamento coatto”. Da qui il rinnovato appello a Mosca affinché garantisca “il ritorno immediato, sicuro e incondizionato” di tutti i minori ucraini deportati.

Roma è tra i membri della Coalizione internazionale per il ritorno dei bambini ucraini, e sostiene attivamente le iniziative del gruppo così come gli sforzi della Santa Sede e di tutti gli attori impegnati nel favorire il ricongiungimento delle famiglie e nel garantire riabilitazione e reintegrazione dei minori una volta rientrati in patria. Il Rappresentante Permanente ha concluso affermando che “non può esserci pace duratura senza giustizia”, e che nessuna giustizia sarà possibile se i bambini ucraini non torneranno alle loro famiglie. Per questo motivo l’Italia ha co-sponsorizzato e votato a favore della Risoluzione presentata in Assemblea Generale. “Ringraziamo i co-facilitatori — Ucraina, Unione Europea e Canada — e tutti gli Stati membri che l’hanno approvata”, ha aggiunto. (@OnuItalia)

OnuItalia
OnuItaliahttps://onuitalia.com
Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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