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venerdì, Luglio 18, 2025

Conferenza IPU sul dialogo interreligioso: a Roma il confronto globale per la pace e l’inclusione

26 GIUGNO, ROMA – Dal 19 al 21 giugno 2025 si è tenuta a Roma la Seconda Conferenza Parlamentare sul Dialogo Interreligioso, dal titolo “Strengthening trust and embracing hope for our common future”, organizzata dall’Unione Interparlamentare (IPU) e dal Parlamento italiano, in collaborazione con Religions for Peace. L’evento ha riunito vari parlamentari provenienti da tutto il mondo insieme a rappresentanti delle religioni, delle Nazioni Unite, della società civile e del mondo accademico, per discutere di come il dialogo interreligioso possa contribuire a costruire società più inclusive, pacifiche e fondate sul rispetto dei diritti umani.

La conferenza ha fatto seguito alla prima edizione svoltasi a Marrakesh nel 2023, che si era conclusa con l’adozione del Marrakesh Communiqué, documento in cui i parlamentari avevano riconosciuto il valore del dialogo tra le fedi come strumento essenziale per promuovere la coesistenza pacifica, sostenere lo stato di diritto e favorire l’inclusione

Una sede simbolica per un confronto globale

La scelta di Roma come sede dell’incontro ha avuto un significato particolare. La città ha una forte tradizione religiosa e culturale, crocevia storico di fedi e civiltà. Roma è anche capitale di un Paese che ha sempre sostenuto il multilateralismo, il dialogo tra popoli e la promozione dei diritti umani. Non a caso, la conferenza si è svolta in concomitanza con il Giubileo del 2025, evento che rappresenta, anche a livello laico, un’occasione di rinnovamento e apertura al futuro.

I lavori si sono svolti in sei lingue – arabo, inglese, francese, spagnolo, italiano e tedesco – e hanno visto la partecipazione di circa 600 persone, tra cui 68 delegazioni parlamentari provenienti da ogni parte del mondo, dall’Algeria allo Zimbabwe. Presenti anche rappresentanti del Parlamento Arabo, del Parlamento Europeo – con la vicepresidente Sberna in rappresentanza della Presidente Metsola – delle Nazioni Unite, insieme a esperti del mondo accademico e autorevoli figure religiose.

Temi centrali e proposte operative

Nel corso delle tre giornate di lavori, i partecipanti si sono confrontati su numerosi temi, tra cui la necessità di contrastare i discorsi d’odio e l’intolleranza religiosa, la tutela dei luoghi di culto, il rispetto delle minoranze, la promozione dell’educazione inclusiva e il contributo delle fedi alla prevenzione dei conflitti. In tutti gli interventi è emerso con forza il ruolo che i parlamenti possono e devono svolgere nel creare condizioni favorevoli alla convivenza, adottando leggi e politiche che tutelino i diritti fondamentali e valorizzino la diversità.

I lavori si sono aperti con gli interventi del Presidente della Camera Lorenzo Fontana e del Presidente del Senato Ignazio La Russa, che hanno accolto la Presidente dell’IPU Tulia Ackson; quest’ultima si è alternata nelle sessioni plenarie e nel dibattito parlamentare con il senatore Pier Ferdinando Casini e il deputato Maurizio Lupi, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’IPU per l’Italia.

Particolarmente significativa è stata la partecipazione del Rappresentante dell’Alleanza delle Civiltà delle Nazioni Unite (UNAOC), Miguel Ángel Moratinos, che ha sottolineato la necessità di un’azione coordinata per promuovere il dialogo interculturale e interreligioso in un momento storico segnato da crescenti divisioni, radicalizzazioni e conflitti. Secondo Moratinos, per costruire una pace stabile e duratura non basta fermare i conflitti: è essenziale che le diverse comunità (religiose, culturali, etniche, ecc.) si riconoscano a vicenda come legittime, uguali e degne di rispetto, e che ci sia fiducia reciproca.

Un impegno collettivo per il futuro

Al termine della conferenza, sono state adottate varie raccomandazioni che rilanciano il ruolo del dialogo interreligioso come strumento di diplomazia preventiva, promozione della coesione sociale e garanzia dello stato di diritto. I parlamentari si sono impegnati a sostenere iniziative educative inclusive, a collaborare con i leader religiosi per promuovere la tolleranza, e a rafforzare i meccanismi di cooperazione tra istituzioni nazionali e attori internazionali. (@OnuItalia)

OnuItalia
OnuItaliahttps://onuitalia.com
Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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