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domenica, Luglio 20, 2025

80 anni dell’ONU: per l’anniversario l’originale della Carta arriva a New York

NEW YORK, 23 GIUGNO – L’originale della Carta dell’ONU e’ arrivato al Palazzo di Vetro quasi 80 anni dopo la sua firma a San Francisco. Il prezioso documento, conservato ai National Archives di Washington, sara’ esposto fino al 26 agosto nella mostra “Reviving the Spirit of San Francisco,” che ha aperto oggi i battenti per celebrare l’anniversario.

80 anni sono un giro di boa importante. “Sono un battito di ciglia pnella storia e tuttavia, prima della nascita delle Nazioni Unite, l’umanità non aveva mai avuto un unico luogo dove tutti i governi e i popoli potessero unirsi per riparare il mondo e costruire qualcosa di migliore”, ha detto al taglio del nastro il Segretario Generale Antonio Guterres.

“Le Nazioni Unite sono un miracolo vivente, e le donne e gli uomini che vi lavorano rendono questo miracolo reale ogni giorno, ovunque. Costruiscono la pace, affrontano le crisi, tendono la mano nei momenti di bisogno, promuovono i diritti umani, forniscono aiuti salvavita e si impegnano per rafforzare la nostra organizzazione in un momento in cui il mondo affronta sfide imponenti come la crisi climatica, le disuguaglianze sempre più gravi, le tecnologie fuori controllo — senza contare i conflitti in corso. Ma possediamo gli strumenti, i principi e i meccanismi internazionali per guidarci: tutto parte dalle Nazioni Unite”, ha aggiunto Guterres.

I 193 Stati membri dell’Onu celebreranno giovedì 26 giugno gli otto decenni dalla firma del trattato fondativo dell’organizzazione in un momento di tensioni e interrogativi sul futuro, tra “guerre a pezzi” nella definizione di Papa Francesco, problemi di credibilità, un bilancio in rosso e la crisi del multilateralismo. Le Nazioni Unite compiono 80 anni in mesi in cui le crisi umanitarie sono aggravate dal ritiro degli Stati Uniti di Donald Trump da molte agenzie satelliti dell’ONU, mentre la governance globale fatica a trovare nuovi equilibri. E tuttavia, nato sulle macerie della Seconda guerra mondiale, il Palazzo di Vetro continua a rivendicare il suo ruolo come “foro indispensabile” per affrontare sfide comuni, dalla pace alla sostenibilità.

Alla ratifica della Carta di San Francisco l’ONU contava 51 Stati membri. Oggi ne riunisce 193 in nome del principio comune del dialogo tra nazioni sovrane. “Non è perfetta, ma è meglio di qualunque alternativa” ha dichiarato il Segretario Generale António Guterres, nel discorso di apertura delle celebrazioni ufficiali, sottolineando che “il nostro mondo ha bisogno di cooperazione, non di conflitto. Ha bisogno di regole condivise, non di potere arbitrario”. Guterres ha lanciato lo scorso settembre un ambizioso piano di riforme – il Pact for the Future – e avviato un drastico programma di risparmi che sulla carta prevede anche lo spostamento di parte del personale da citta’ dall’alto costo della vita come New York e Ginevra ad altre sedi piu’ a buon mercato.

Paralisi in Consiglio di Sicurezza

Uno dei nodi e’ la frustrazione, condivisa ai vertici come dalla membership, per l’incapacità del Consiglio di Sicurezza di intervenire su conflitti importanti come quelli in Ucraina e a Gaza: un impasse ormai cronico dovuto in gran parte al potere di veto dei cinque membri permanenti – Gran Bretagna, Cina, Francia, Russia e Stati Uniti – che hanno interessi contrastanti. L’invasione russa dell’Ucraina nel 2022 ha riportato alla ribalta i limiti strutturali dell’organizzazione. “Quando il veto diventa uno scudo per l’aggressione, la Carta delle Nazioni Unite rischia di essere svuotata” ha affermato l’ambasciatrice tedesca Antje Leendertse. Allo stesso tempo, il moltiplicarsi di guerre civili, colpi di stato e repressioni nei regimi autoritari ha messo alla prova il meccanismo delle sanzioni e degli interventi umanitari.

Gli ottant’anni vengono celebrati con una serie di eventi tra New York, Ginevra e Nairobi, culminando con una sessione speciale dell’Assemblea Generale. Le nuove priorità vanno oltre la guerra e la pace. Il cambiamento climatico, l’intelligenza artificiale, la regolamentazione del cyberspazio e la riforma della finanza globale sono temi che richiedono risposte collettive. “Siamo ancora legati a una struttura del 1945 in un mondo del 2025″, ha detto Mia Mottley, la premier di Barbados: “I piccoli Stati hanno voce, ma non potere”.

Uno dei progetti più ambiziosi dell’ONU è l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, ma a metà del percorso i progressi restano diseguali. Secondo un recente rapporto dell’UNDP, solo il 15% degli Obiettivi è sulla buona strada. “La cooperazione multilaterale è essenziale per non lasciare indietro nessuno” ha ribadito Guterres. Un altro e’ la riforma del Consiglio di Sicurezza.

Il nodo della riforma

Pienamente consapevole della necessità di riparare l’ingiustizia storica nei confronti dell’Africa, il Gruppo Uniting for Consensus, di cui l’Italia ha storicamente la leadership, ritiene che l’ampliamento con membri non permanenti offra un’opportunità concreta ed efficace per ogni Stato membro di contribuire attivamente al mantenimento della pace e della sicurezza internazionale e di riequilibrare il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite aumentando la partecipazione delle regioni sottorappresentate. “Siamo impegnati a trovare una soluzione pratica che tenga conto delle aspirazioni del continente africano, così come di altre regioni”, hanno ribadito i membri dei Gruppo, composto da Argentina, Canada, Colombia, Costa Rica, Italia, Malta, Messico, Pakistan, Repubblica di Corea, San Marino, Spagna, Turchia, in un comunicato congiunto diffuso ai margini dell’ultima Assemblea generale dell’ONU.

Oggi, nella sessione dei Negoziati Intergovernativi, Massari a nome di UfC ha elogiato il lavoro svolto dal presidente dell’IGN, Tareq Albanai, della missione del Kuwait. Massari ha ribadito ribadito l’impegno di UfC a considerare i negoziati come l’unica piattaforma legittima e inclusiva per cercare un terreno comune sulla riforma del Consiglio e promuovere una riforma che renda il Consiglio più rappresentativo, democratico, responsabile, trasparente, efficace e in grado di rispondere alle realtà attuali.(@OnuItalia)

OnuItalia
OnuItaliahttps://onuitalia.com
Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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