PADOVA, 20 MAGGIO – Sono stati presentati oggi a Padova, due nuovi grandi interventi sostenuti dalla Cooperazione italiana in Costa D’Avorio e Burkina Faso che vedono il partenariato dell’Università di Padova e Medici con l’Africa Cuamm, nella cornice del “Piano Mattei per l’Africa”.
L’intervento in Costa d’Avorio riguarda una profonda riqualificazione del Centro Ospedaliero Regionale Félix Houphouët-Boigny di Abobo, quartiere molto popoloso di Abidjan, che oggi con 150 posti letto, gestisce circa 8.000 parti l’anno. L’obiettivo è passare dagli attuali 770 mq a una struttura di oltre 2.250mq. “Insieme, si garantirà una banca del sangue, un centro per la produzione e la distribuzione dell’ossigeno, un generatore. Il progetto prevede anche il potenziamento di altre 2 strutture urbane e la fornitura di 2 ambulanze, oltre ad attività di formazione e sensibilizzazione comunitaria”, ha detto il direttore del Cuamm, Don Dante Carraro.
In Burkina Faso, dove l’Oms stima che quasi il 10% della popolazione sia infetta da virus dell’epatite B e circa il 3% da quello dell’epatite C, ovvero più di 1 milione siano malati cronici di HBV e quasi 300.000 di HCV, il Cuamm e l’Università di Padova stanno a loro volta avviando un progetto triennale volto alla prevenzione e alla cura delle epatiti B e C presso Centro Ospedaliero Universitario di Bogodogo.
Ai progetti sono destinati 15 milioni di Euro, ha detto la Rettrice dell’Università di Padova, Daniela Mapelli, definendo quello in Costa. d’Avorio un intervento per la salute delle mamme e dei bambini, non unilaterale e calato dall’alto, ma che parte dalla condivisione di esigenze e progettualità, mentre l’altro in Burkina Faso, formera’ le popolazioni locali in modo che possano diventare autonome: “L’Università ci mette la sua competenza, il Cuamm la sua conoscenza dell’Africa, e insieme si può costruire qualcosa di utile e trasparente”.
A rappresentare il Ministero degli Affari Esteri, l’Amb. Stefano Gatti, direttore generale per la Cooperazione allo Sviluppo, ha osservato che il Governo italiano ha stabilito che l’Africa è una delle sue priorità e l’Italia è l’unico paese del G7 che non ha diminuito i finanziamenti per la cooperazione: “Ll’Africa è il continente più giovane, è quello più vicino a noi, ed è quello con la maggior quantità di terre agricole non utilizzate, ma con i 4/5 della popolazione in sofferenza alimentare. E dall’esperienza che ho, vedo che l’Africa accoglie a braccia aperte l’Italia che vuole dare prospettive e sviluppo, in una logica di partenariato, di dialogo e collaborazione che è quella del Piano Mattei. Con questo progetto per la Costa d’Avorio è la prima volta che destiniamo un finanziamento così consistente a un’Università, perché crediamo nell’alta professionalità e sappiamo che, insieme al Cuamm, si farà davvero un intervento efficace e utile alla popolazione”. (@OnuItalia)