TIRO, 4 NOVEMBRE – Un’importante fornitura di latte in polvere, materiale sanitario e medicinali per contrastare malattie acute e la cura di altre patologie è stata consegnata alla Croce Rossa libanese e all’Unità di Crisi della municipalità di Tiro dai Caschi Blu italiani dell’UNIFIL, la Forza di interposizione delle Nazioni Unite schierata nel Libano del Sud.I farmaci sono in gran parte antibiotici, antidolorifici e antinfiammatori per la cura di patologie cardiache, diabetiche, delle vie respiratorie, gastrointestinali e infezioni delle vie urinarie. Il latte in polvere, invece, servirà non solo per garantire i bisogni nutrizionali necessari alla crescita e allo sviluppo di neonati e bambini, ma anche per prevenirne la malnutrizione, le malattie e, nel peggiore dei casi, il decesso.
Il materiale, che include un cospicuo quantitativo di siringhe, guanti in lattice e garze, è stato consegnato ai responsabili della Croce Rossa libanese e dell’Unità di crisi della municipalità di Tiro che provvederanno al trasporto e alla distribuzione agli sfollati delle aree di confine del Libano meridionale, vittime del conflitto israelo-palestinese che ha avuto importanti ripercussioni nel Paese e nell’area di operazioni dei caschi blu dell’Onu.
Nel corso dell’incontro con i membri delle organizzazioni libanesi, il generale Stefano Messina, comandante del contingente italiano e del settore Ovest di Unifil, ha evidenziato il ruolo giocato nella circostanza dal ‘sistema Italia’. Messina, infatti, ha spiegato che la donazione – frutto dello stretto coordinamento tra il Comando Operativo di Vertice Interforze della Difesa (COVI), Banco Farmaceutico Onlus, “Vivere per amare – Live to love” Onlus e la componente della cooperazione civile-militare del contingente italiano di Unifil – ”servirà a garantire un’azione immediata e coordinata per l’alimentazione di neonati e bambini e per il supporto in campo sanitario di persone e famiglie libanesi, che versano in condizioni drammatiche a causa degli effetti devastanti del conflitto che si protrae da più di un anno”.
Unanime è stato il ringraziamento rivolto all’Italia e ai militari del contingente italiano di Unifil da parte di Hassan Dbouk, nella duplice veste di sindaco e di presidente dell’Unione delle municipalità di Tiro, di Mortada Mhana, direttore all’Unità di crisi dell’omonimo distretto, e dei responsabili della Croce Rossa libanese “per la grande attenzione e la vicinanza alla popolazione locale in un frangente così particolare, che vede ancora una volta esposte le persone più fragili”.
Secondo le Nazioni Unite, dal 7 ottobre ad oggi, più di un milione di persone, pari ad oltre un sesto della popolazione, sono state costrette ad abbandonare le loro case o a lasciare il Paese.
A margine della donazione, il sindaco Hassan Dbouk, con delibera della giunta municipale, ha conferito al generale Messina la cittadinanza onoraria di Tiro ”per aver offerto il suo continuo e costante impegno per lo sviluppo e il supporto alla popolazione locale e alle autorità tutte durante la missione Unifil – Leonte XXXVI. Ci sentiamo onorati di aver trovato nuovi fratelli”, si legge ancora nella motivazione, ”che si sono prodigati per aiutarci a risollevare le sorti della nostra terra alleviando le sofferenze della nostra gente”.
L’assistenza alla popolazione libanese è uno dei principali compiti assegnati al contingente italiano di Unifil nel rispetto della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza dell’Onu.