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sabato, Dicembre 21, 2024

UNIFIL: paesi contributori ribadiscono il sostegno alla missione

NEW YORK, 12 OTTOBRE – I paesi contributori di truppe alla missione di pace Unifil nel Libano meridionale – tra questi l’Italia che mette a disposizione circa 1200 unita’ – hanno ribadito il loro pieno sostegno alla missione e le attivita’ dei caschi blu.
In una lettera aperta diffusa all’Onu i 50 paesi affermano di “considerare il ruolo dell’Unifil “particolarmente cruciale alla luce dell’escalation della situazione nella regione”.
I paesi condannano con forza i recenti attacchi ai caschi blu chiedendo che si fermino immediatamente e vengano adeguamente indagati. Chiedono inoltre alle parti di rispettare la presenza di Unifil, tra cui l’obbligo di garantire la sicurezza del suo personale in modo che possa continuare espletare il suo mandato e svolgere la sua opera di mediazione e sostegno alla pace e alla stabilita’ nel Libano e nell’intera regione.

Un altro ferito nel sud del Libano

Oggi per il terzo giorno consecutivo UNIFIL e’ stata presa di mira e un soldato indonesiano sarebbe rimasto ferito. I caschi blu si sono rifiutati di lasciare la zona di frontiera come invece aveva richiesto l’esercito israeliano, determinati a rimanere nell’area nonostante gli attacchi che
hanno provocato un totale cinque feriti fra i peacekeeper. Lo ha assicurato oggi il portavoce della missione, Andrea Tenenti.

Caschi blu restano sulla Blue Line

“Le forze israeliane ci hanno chiesto di lasciare le nostre posizioni lungo la Linea Blu, dal confine fino a cinque chilometri dalla Linea Blu”, ha spiegato Tenenti in un’intervista all’Afp. “È stata presa la decisione unanime di restare, perché la bandiera dell’Onu deve sventolare in questa zona e noi dobbiamo poter riferire al Consiglio di Sicurezza dell’Onu”.
Il portavoce ha affermato che è “molto difficile continuare l’attività di sorveglianza perché i bombardamenti sono incessanti. Tenenti ha quindi ricordato che l’Unifil “parla regolarmente con entrambe le parti per avviare una riduzione della tensione e metterle in guardia, poiché attaccare le forze di pace non è solo una violazione della risoluzione 1701 ma anche del diritto umanitario internazionale”. (@OnuItalia)
OnuItalia
OnuItaliahttps://onuitalia.com
Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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