MIRABELLA ECLANO, 4 OTTOBRE – L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati Filippo Grandi ha partecipato alla riunione dei Ministri dell’Interno del G7 a Mirabella Eclano, in Italia. L’incontro ha offerto l’opportunità di discutere di questioni cruciali, con la sessione mattutina del 4 ottobre dedicata ad affrontare le sfide della migrazione e della lotta ai trafficanti di esseri umani.
L’Alto Commissario Grandi ha sottolineato la necessità di avere una visione complessiva e panoramica sul fenomeno, e un riconoscimento delle cause profonde delle migrazioni forzate con rinnovati investimenti politici ed economici per fornire una risposta globale. I Paesi di primo asilo e di transito hanno bisogno di maggiore sostegno per fornire effettivamente l’accesso a servizi nazionali di qualità alle persone costrette a fuggire. A tal fine, esistono forti legami tra le priorità del governo italiano in Africa e gli sforzi dell’UNHCR, Agenzia ONU per i rifugiati, nella regione.
“La tratta di esseri umani è una grave violazione dei diritti e della dignità umana, e apprezzo il ruolo dell’Italia nel portare questo tema al G7, promuovendo così un impegno crescente al di là dei confini regionali”, ha dichiarato Grandi: “Nella lotta contro la tratta di esseri umani, è necessario però prestare attenzione alla protezione delle vittime parallelamente agli sforzi per contrastare il crimine. I rifugiati non hanno altra scelta che fuggire, ed è su questa mancanza di alternative, in questa disperata ricerca di sicurezza, che i trafficanti prosperano, infliggendo violenze indicibili alle persone costrette alla fuga. Se vogliamo sconfiggere i trafficanti, dobbiamo anche offrire alternative serie e credibili a chi fugge, affrontando le cause profonde degli spostamenti forzati e rafforzando percorsi migratori sicuri e regolari”.
UNHCR al G7 sullo Sviluppo del 22 ottobre
Prima della riunione del G7, Grandi si è confrontato con legislatori e autorità italiane, con i quali ha sottolineato la necessità di una maggiore solidarietà internazionale, di una responsabilità condivisa nella gestione della migrazione e nella salvaguardia delle popolazioni vulnerabili. “Il governo italiano sostiene le attività dell’Unhcr, l’Italia è uno dei donatori più impegnati dell’agenzia: sicuramente lavoreremo insieme per affrontare immediatamente l’aggravarsi della crisi in Libano, Siria e a Gaza”, ha detto il ministero degli Esteri Antonio Tajani precisando che e’ per questo che il governo ha deciso di coinvolgere l’Unhcr nella riunione dei ministri dello Sviluppo di Pescara del 22-24 ottobre, prevedendo di aprirla con una conferenza umanitaria per il Medio Oriente. Tajani ha ricevuto informazioni dall’Alto commissario Grandi sull’evoluzione della crisi umanitaria in Libano e sui numerosi rientri in Siria.
In occasione dei suoi incontri sia in Parlamento che con il Governo, l’Alto Commissario ha confermato il ruolo di monitoraggio dell’UNHCR sul Protocollo Italia-Albania, in virtù del proprio mandato di supervisione dell’applicazione della Convenzione di Ginevra sui Rifugiati del 1951, previsto dall’Art.35, a tutela dei richiedenti asilo. L’UNHCR, che svolgerà le attività di monitoraggio con finanziamenti provenienti da fonti diverse dalle parti coinvolte in modo da operare in totale indipendenza, al termine dei 3 mesi previsti renderà disponibili al pubblico e al Governo le sue valutazioni e raccomandazioni.
L’Alto Commissario ha infine sottolineato positivamente il ruolo dell’Italia nell’affrontare i bisogni umanitari in tutto il mondo e, a livello nazionale, il suo innovativo programma di mobilità lavorativa che fornisce un’alternativa concreta ai pericolosi viaggi organizzati dai trafficanti. Grandi ha inoltre discusso dell’importante ruolo del settore privato nel sostenere i rifugiati e le comunità sfollate.
L’UNHCR, sia in Italia che a livello globale, rimane impegnato a lavorare a fianco dei governi, delle organizzazioni internazionali e del settore privato per garantire la protezione dei rifugiati e dei richiedenti asilo e il rafforzamento di canali sicuri e regolari. (@OnuItalia)