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martedì, Novembre 5, 2024

Libano: Meloni chiede all’Onu garanzie per gli italiani di UNIFIL

NEW YORK, 24 SETTEMBRE – A fronte dell’escalation della crsi in Libano la premier Giorgia Meloni ha chiesto all’ONU garanzie per la sicurezza dei caschi blu di UNIFIL sotto le cui bandiere sono schierati un migliaio di militari italiani.

“La situazione in Libano mi preoccupa, qui alle Nazioni Unite ci siamo occupati molto anche della sicurezza dei nostri mille soldati impegnati nella missione UNIFIL e stiamo chiedendo all’Onu di concentrarsi sulla loro sicurezza”, ha detto la Presidente del Consiglio ai margini dei lavori dell’Assemblea Generale.

Tajani, seguiamo i nostri soldati minuto per minuto

Parole per il contingente italiano sono state rivolte oggi anche dal Ministro degli Esteri Antonio Tajani: “I nostri militari sono garanzia di pace. Sono in sicurezza ma il momento è difficile. Li stiamo seguendo minuto per minuto. Il Ministro Crosetto ha già scritto alle Nazioni Unite affinché venga garantita la sicurezza dei nostri militari”, ha detto il Ministro.

I circa mille caschi blu italiani sono presenti in Libano dal 2006, subito dopo la guerra tra Hezbollah e Israele che per un mese aveva devastato il Libano. I militari italiani, attualmente messi a disposizione dalla Brigata Sassari al comando del Generale Stefano Messina, sono dispiegati nel settore occidentale (Sector West) dell’area di responsabilità della missione Onu, nella zona costiera di Tiro e nell’entroterra, quella per ora meno colpita dai raid israeliani delle ultime ore, che si sono concentrati invece per lo più sul settore orientale dell’area di Unifil, nei distretti di Bint Jbeil, Hasbaya e Marjuyoun.

Per la Brigata “Sassari” si tratta della terza missione in Libano dopo il mandato semestrale del 2016 e del 2020-21, dove i “dimonios” hanno maturato un bagaglio professionale di valore, ma soprattutto un’approfondita conoscenza della cultura e delle tradizioni locali.(@OnuItalia)

OnuItalia
OnuItaliahttps://onuitalia.com
Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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