NEW YORK 22 SETTEMBRE – Il Patto per il Futuro adottato oggi all’Onu affronta la trasformazione della governance globale e in particolare del Consiglio di Sicurezza. Ecco il testo della “azione” 39 concordata nel documento:
“Riformeremo il Consiglio di Sicurezza, riconoscendo l’urgente necessità di renderlo più rappresentativo, inclusivo, trasparente, efficiente, efficace, democratico e responsabile.
In risposta alla crescente urgenza di aumentare l’efficacia della capacità delle Nazioni Unite di mantenere la pace e la sicurezza internazionali, come stabilito nella Carta, concordiamo sui seguenti principi guida identificati nei negoziati intergovernativi sulla questione della rappresentanza equa e sull’aumento del numero dei membri del Consiglio di Sicurezza e su altre questioni correlate al Consiglio, in conformità con la decisione dell’Assemblea Generale 62/557 del 15 settembre 2008, come parametri per la riforma:
(a) Rimediare all’ingiustizia storica contro l’Africa come priorità e, trattando l’Africa come un caso speciale, migliorare la rappresentanza delle regioni e dei gruppi sotto-rappresentati e non rappresentati, come l’Asia-Pacifico e l’America Latina e i Caraibi;
(b) Ampliare il Consiglio di Sicurezza al fine di essere più rappresentativo dell’attuale composizione delle Nazioni Unite e riflettere le realtà del mondo contemporaneo e, tenendo conto dei nostri impegni nell’obiettivo di sviluppo sostenibile 16.8, aumentare la rappresentanza dei paesi in via di sviluppo e degli Stati piccoli e medi;
(c) Continuare le discussioni sulla questione della rappresentanza dei gruppi trans-regionali, tenendo conto che gli Stati insulari in via di sviluppo, gli Stati arabi e altri, come l’Organizzazione della Cooperazione Islamica, sono stati menzionati nelle discussioni dei negoziati intergovernativi;
(d) Intensificare gli sforzi per trovare un accordo sulla questione delle categorie di appartenenza, tenendo conto delle discussioni svolte nel processo di negoziazione intergovernativa;
(e) Il numero totale dei membri di un Consiglio allargato dovrebbe garantire un equilibrio tra la sua rappresentatività ed efficacia;
(f) I metodi di lavoro dovrebbero garantire il funzionamento inclusivo, trasparente, efficiente, efficace, democratico e responsabile di un Consiglio allargato;
(g) La questione del veto è un elemento chiave della riforma del Consiglio di Sicurezza. Intensificheremo gli sforzi per raggiungere un accordo sul futuro del veto, comprese le discussioni sulla limitazione del suo ambito e uso;
(h) Come parte di una riforma complessiva, dovrebbe essere presa in considerazione l’inclusione di una clausola di revisione per garantire che il Consiglio di Sicurezza continui nel tempo a soddisfare il proprio mandato e resti adatto allo scopo. (@OnuItalia)