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sabato, Settembre 7, 2024

Caldo estremo: ONU, è ormai come un’epidemia e la malattia è l’inazione climatica

ROMA, 26 LUG – L’umanità è vittima di una “epidemia di caldo estremo” per questo è necessario adottare misure concrete per salvare vite umane. E’ l’appello lanciato dal segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, dopo che la rete europea Copernicus ha rilevato che il 21, 22 e 23 luglio 2024 sono stati i tre giorni più caldi mai registrati al mondo.

“La Terra sta diventando sempre più calda e pericolosa per tutti – ha detto – guardiamo in faccia la realtà: le temperature estreme non sono più un fenomeno di un giorno, di una settimana o di un mese. Se c’è una cosa che unisce il nostro mondo diviso è il caldo estremo…La malattia è la follia di bruciare la nostra unica casa. La follia è la dipendenza dai combustibili fossili. La malattia è l’inazione climatica”, ha aggiunto Guterres.
A livello globale è stato superato il primato stabilito il 6 luglio 2023. Ondate di calore da record stanno colpendo vaste aree del pianeta, dal Canada al Mediterraneo.

”Miliardi di persone si trovano ad affrontare un’epidemia di caldo estremo, sotto ondate di caldo sempre più mortali, con temperatura che superano i 50 gradi”, ha detto ancora Guerres ricordando in particolare la morte di oltre 1.000 pellegrini durante il grande pellegrinaggio musulmano in Arabia Saudita a giugno.

Quindi ”il mondo deve affrontare la sfida dell’aumento delle temperature”. Anche se il 2023 è stato l’anno più caldo mai registrato e il 2024 potrebbe battere un nuovo record, temperature ben superiori ai 40°C stanno diventando sempre più comuni. In un anno la soglia dei 50 gradi è stata addirittura superata almeno in 10 localita, dalla Death Valley negli Stati Uniti (53,9 il 7 luglio 2024) ad Agadir in Marocco, passando per Cina e India. E questo caldo intenso, spesso meno visibile di altri effetti devastanti del cambiamento climatico come tempeste o inondazioni, è tuttavia più mortale.

Questo killer invisibile è quindi responsabile di circa 489.000 morti all’anno tra il 2000 e il 2019, rispetto ai 16.000 morti all’anno causa dai cicloni, secondo l’appello all’azione pubblicato da Guterres.

OnuItalia
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Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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