ROMA, 17 LUGLIO – Fra oggi e domani la premier Giorgia Meloni affronterà in due appuntamenti internazionali uno dei dossier cruciali nella strategia del suo governo, quello sulle migrazioni. Accompagnata dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, in Libia oggi la presidente del Consiglio rappresenta uno dei 28 Paesi, tra Mediterraneo e Africa subsahariana, invitati assieme al vicepresidente della Commissione Ue Margaritis Schinas e a una serie di organizzazioni internazionali dal Governo di unità nazionale libico.
Da Tripoli la premier dovrebbe volare direttamente nel Regno Unito, dove prenderà parte alla Comunità politica europea, un momento di dialogo informale fra 47 nazioni su politica estera economia, energia, sicurezza, connettività, giovani e cultura.
”I migranti illegali sono nemici di quelli legali”, ha detto appena giunta al Forum di Tripoli. “Negli ultimi anni in Italia non abbiamo potuto consentire di venire a molti migranti legali perché ne avevamo troppi irregolari – ha spiegato -. Le organizzazioni criminali vogliono decidere loro chi ha diritto di entrare nel nostro Paese e chi no. Il mio governo ha varato decreti flussi per tre anni, ampliando le quote, anche e soprattutto per le nazioni che ci aiutano a combattere contro i trafficanti di esseri umani….Penso che tutti vedano che per questo governo italiano il Mediterraneo è una priorità, e non ci può esser il Mediterraneo senza Italia e Libia insieme. Questa è anche la ragione per cui in questi due anni abbiamo migliorato molto la cooperazione su vari fronti”.
“Le sfide di questo tempo – ha detto ancora Meloni,- non possono essere affrontate da soli, inclusa quella delle migrazioni. Vedo qui molti amici, il primo ministro di Malta, quello della Tunisia, il commissario Schinas, tutte persone che cercano di lavorare insieme sul tema delle migrazioni – ha aggiunto -. Per affrontarlo seriamente dobbiamo avere un approccio a 360 gradi. L’Italia sta lavorando molto su questo, soprattutto a livello multilaterale”.
Per Meloni infine la prima linea di intervento “è la lotta al traffico di esseri umani: l’Onu ci dice che oggi è uno dei più potenti traffici criminali nel mondo. C’è gente che fa tantissimi di soldi usando la disperazione dei fragili, e non possiamo consentirlo. Queste organizzazioni stanno diventando potenti, ma se ne fregano dei diritti umani“.
L’obiettivo del forum è individuare una strategia di cooperazione con i Paesi d’origine, affrontando le cause delle migrazioni e contrastando il traffico di esseri umani, un’azione che l’Italia ha lanciato anche in ambito G7. Un altro aspetto su cui Meloni e Piantedosi punteranno sarà quello dei rimpatri volontari assistiti.