NEW YORK, 10 GIUGNO – Con l’aiuto di Breakcotto, Luna Blu, PizzAut, Rulli Food, Rurabilandia e Tortellante, l’Italia passa dalle parole ai fatti. Mentre al Palazzo di Vetro da domani al 13 giugno si svolge la 17esima Sessione della Conferenza degli Stati Parte della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, un evento collaterale voluto dalla Rappresentanza permanente italiana all’ONU puntera’ i riflettori sull'”inclusione di talenti e competenze in cucina” in un evento in cui interverranno i Presidenti di alcune realtà del Terzo Settore impegnate nella ristorazione inclusiva, mentre una serie di organizzazioni prepareranno nelle cucine dell’ONU le proprie specialità.
Disabilita’ e inclusione: per l’Italia passa anche per la cucina
In Italia ci sono oltre 600.000 persone autistiche e quasi nessuna di loro è inserita nel mondo del lavoro. PizzAut e’ nata per offrire ai ragazzi autistici un presente fatto di dignità e lavoro, per costruire il loro futuro. “Per questa straordinaria opportunità dobbiamo ringraziare la ministra Alessandra Locatelli che ha sempre creduto in noi e nell’emancipazione delle persone speciali attraverso il lavoro”, dice Nico Acampora, fondatore delle pizzerie interamente gestite da giovani autistici a Monza e a Cassina de’ Pecchi, i cui ragazzi mercoledi’ cucineranno con i coetanei di Luna Blu della Spezia, Cooperativa associata all’ANGSA, mercoledì per i Delegati ONU e il personale dell’Assemblea delle Nazioni Unite: protagonisti tra i piatti le casarecce al pesto prodotte dal pastificio spezzino. La delegazione di Luna Blu è composta da 17 persone, tra cui 8 giovani con autismo, insieme ad educatori e alcuni familiari che arrivano all’evento già “allenati”, avendo offerto nell’ottobre dello scorso anno una cena a base dei loro prodotti ai Senatori italiani, utilizzando le cucine di Palazzo Madama. PizzAut, apprezzata dal presidente della repubblica Sergio Mattarella, ha portato a sua volta a New York con Acampora un pizzaiolo e due camerieri “perché dopo aver parlato, faremo quello che ci riesce meglio: cucinare”.
“Quando è cominciata la nostra storia, nel 2009, gli autistici non festeggiavano nemmeno i compleanni”, dice Alberto Brunetti, presidente della Fondazione Il domani dell’autismo, che attualmente segue 300 famiglie. “Ora, 15 anni dopo, siamo a New York, dove cucineranno e serviranno pasta, pizza e tortellini alle Nazioni Unite. Da un anno a questa parte abbiamo acquistato visibilità e questo ci consente di pensare a un futuro migliore, da gennaio abbiamo anche aperto un bar a Milano, che i vecchi proprietari hanno deciso di donarci, dove c’è già una persona assunta e due in formazione. Ma non puntiamo solo sul lavoro, che è una piccola parte della vita di queste persone: le aiutiamo nel loro progetto di vita e nel loro percorso di autonomia”. Il tema del “dopo di noi” è già oggetto di una sperimentazione: due delle persone non hanno più i genitori e vivono per conto loro in uno degli alloggi della Fondazione, che ospitano in totale 15 utenti. “A New York avremo l’occasione di mostrare come nel nostro Paese, con tutte le problematiche che ci sono, in questo settore siamo all’avanguardia rispetto a molti altri”, continua il presidente, “in un evento che preparerà quello che si terrà in Italia in ottobre, un G7 sull’inclusione e la disabilità”. A margine dei lavori della Conferenza sono previsti vari incontri bilaterali tra la ministra Locatelli e altri Paesi europei ed extra europei. Il 13 giugno la stessa Locatelli incontrerà i Ministri del G7 e rappresentanti della Commissione Europea, in vista del G7 – Inclusione e Disabilità che si terrà dal 14 al 16 ottobre in Umbria. (@OnuItalia)