NEW YORK, 6 GIUGNO – Per la prima volta un Comitato organizzatore delle Olipiadi ha partecipato attivamente ai lavori dell’ONU: la Fondazione Milano-Cortina 2026 ha preso parte ad un evento al Palazzo di Vetro promosso dal Comitato Olimpico Internazionale sullo sport contro il crimine, un’iniziativa congiunta con l’Unodc (l’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine).
“L’Italia riconosce da tempo il ruolo inestimabile dello sport come strumento fondamentale nel promuovere la pace, lo sviluppo sostenibile, l’inclusione, la tolleranza e il rispetto, in particolare tra i giovani”, ha detto l’ambasciatore Maurizio Massari, rappresentante permanente italiano all’Onu: “In questo spirito, abbiamo proposto questo tema per il dibattito annuale ad alto livello dell’Assemblea Generale”.
Massari, lo sport come arma di prevenzione del crimine
L’Ambasciatore ha osservato che nella società contemporanea la prevenzione della criminalità richiede un approccio globale e innovativo.: “La promozione dello sport si è rivelata un potente strumento in questo senso: la connessione tra sport e prevenzione della criminalità è evidente nei numerosi benefici che le attività sportive apportano agli individui e alle comunità, creando ambienti che scoraggiano comportamenti criminali e migliorano la coesione sociale”, ha proseguito.
A rappresentare la Fondazione Milano-Cortina 2026 è stato Domenico De Maio, Education & Culture Director, che ha parlato di come prevenire la violenza e la criminalità tra i giovani
attraverso lo sport, condividendo il percorso iniziato nell’ambito dell’Education Programme Gen26, “in particolare in quelle comunità ad alto rischio di criminalità giovanile, utilizzando lo sport per trasformare le comunità e la vita dei più fragili”. Lo sport – ha spiegato – ha la forza di ispirare e aiuta i più giovani a trasformare la rabbia, la solitudine e la
paura di fallire in sentimenti positivi”. (@OnuItalia)
