CASERTA, 20 APRILE – Nuovi percorsi di sviluppo sociale e sostenibile per la legalità nell’area industriale della provincia di Caserta sono al centro di un progetto pilota che coinvolge UNICRI, l’Istituto Interregionale delle Nazioni Unite per la ricerca sul crimine e la giustizia, e il consorzio ASI Caserta. L’iniziativa mira a coinvolgere detenuti attraverso progetti di formazione e inclusione lavorativa con
l’obiettivo di porre un argine al fenomeno criminale riducendo
la recidiva, in cui spesso, per mancanza di opportunità e
alternative, ricade chi delinque.
“L’Italia – ha detto il viceministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Edmondo Cirielli, presente alla cerimonia di firma – è leader riconosciuto a livello internazionale per quanto concerne le misure contro la criminalità organizzata e la corruzione. Non è un caso che l’Unicri ha sede in Italia, a Torino”.
Il progetto nasce dall’esigenza di favorire la cooperazione tra il settore pubblico e quello privato nell’elaborazione e nell’attuazione di misure efficaci per la prevenzione della criminalità e il rafforzamento della resilienza delle comunità nell’affrontare le sfide poste dal crimine organizzato. “Abbiamo scelto Caserta – ha spiegato Leif Villadsen, Direttore ad interim dell’UNICRI – perché c’è un perfetto background per un partnership fruttuosa”.
Determinante nella scelta di Unicri e’ stato infatti l’altro progetto curato dall’Asi di Caserta con il Ministero della giustizia e l’Amministrazione penitenziaria, “Mi riscatto per il futuro”, di cui il nuovo progetto firmato oggi rappresenta una sorta di evoluzione e di naturale prosecuzione. “Mi riscatto” ha permesso di formare cento detenuti delle carceri del Casertano (Santa Maria Capua Vetere, Carinola, Aversa) e di impiegarne più della metà in lavori socialmente
utili proprio nell’area Asi, in particolare nella manutenzione del verde, e in altri lavori elettrici e di idraulica.
“È un progetto che avvia un circolo virtuoso, è un passo avanti nel percorso di cambiamento della nostra comunità investendo sul lavoro, sugli ultimi, sullo sviluppo industriale sociale e sostenibile”, ha commentato la Presidente del Consorzio Asi Caserta Raffaela Pignetti. “Le attività messe in pratica dall’Asi sugli asset strategici di sviluppo, ambiente, sicurezza, sport e sociale diventano un modello di buone pratiche da rafforzare e divulgare. Creare le condizioni per migliorare la qualità della vita di una comunità contribuisce in maniera determinante a far crescere la produttività di un territorio ed al contempo a ridurre l’influenza e l’impatto della criminalità organizzata”.
Il progetto di cooperazione prevede una vasta serie di azioni strategiche ed è strutturato in tre fasi: la prima prevede la ricerca di buone pratiche di contrasto al crimine organizzato maturate a livello locale, analizzando i bisogni, le sfide e le vulnerabilità legate al contesto per identificare gli interventi di prevenzione e le misure che potrebbero migliorare i livelli di sicurezza e vivibilità del territorio.
I risultati dello studio analitico costituiranno la base per lo sviluppo del programma di formazione e di sviluppo di azioni nella seconda fase. Tale fase prevede il coinvolgimento del settore pubblico e di quello privato in un programma di formazione con un focus specifico su: contrasto alla corruzione; prevenzione e lotta alla contraffazione; sicurezza alimentare e filiere sostenibili; misure alternative alla detenzione (con il coinvolgimento delle imprese che operano sul territorio); sostegno all’inclusione sociale e promozione dello sport come strumento per prevenire la delinquenza giovanile.
La terza fase prevede l’utilizzo dei risultati della ricerca e del programma di formazione nell’elaborazione di un efficace modello di cooperazione pubblico-privato che possa essere adattato e applicato a contesti diversi da quello italiano.
La cerimonia, che si è svolta presso il Grand Hotel Vanvitelli, ha visto, tra gli altri, gli interventi del Direttore della Direzione generale dei detenuti e del trattamento del Dipartimento per l’Amministrazione Penitenziaria del Ministero della Giustizia, Giancarlo Cirielli, di Giuseppe Castaldo, Prefetto di Caserta, di Andrea Grassi, Questore di Caserta, di Armida Filippelli, Assessore regionale alla Formazione professionale, di Valeria Ciarambino, Vice Presidente del Consiglio regionale, e di Federico Gianassi, componente della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati. (@OnuItalia)