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giovedì, Dicembre 26, 2024

Mine: dalla Cambogia all’Ucraina, una mostra all’Onu co-sponsorizzata dall’Italia

NEW YORK, 5 APRILE – Dal 1979 oltre 45 mila persone sono rimaste ferite da mine in Cambogia, un Paese che punta ad essere “mine free” per la fine del 2025.  L’Ucraina e’ un’altro dei paesi del mondo piu’ colpiti dalle mine e dove 1.200 persone, al 30 per cento donne, lavorano per decontaminare il territorio ed educare la popolazione. Intanto in Sierra Leone un’organizzazione chiamata Koalaa fornisce agli amputati protesi per arti anteriori progettati in modo da essere comodi, a buon mercato e colorati in una tinta simile a quella della pelle. E’ un progetto pilota che va incontro alla necessita’ di convincere chi ha subito la perdita di un arto a continuare ad indossare la protesi per avere una vita normale. Ucraina, Cambogia e Sierra Leone sono tre casi-studio al centro di una mostra in corso in questi giorni al Palazzo di Vetro sul devastante effetto delle mine sulla popolazione civile.

“Witnessing A Way Forward: Protecting Lives, Building Peace” e’ il titolo della rassegna co-sponsorizzata da Italia, Svizzera e Polonia che lancia un appello ad azioni coordinate e collettive come unica risposta alla contaminazione da mine negli oltre 60 Paesi che ne sono affetti.

Tabelle e fotografie mettono in luce come, a dispetto degli sforzi delle Nazioni Unite, degli Stati membri, di Ong e delle comunita’ locali, ancora nel 2022 almeno 4.710 persone, per la meta’ bambini, sono rimaste uccise o mutilate nell’esplosione di mine. La mostra e’ stata organizzata in occasione del Mine Action Day 2024: evidenzia da un lato i devastanti effetti degli ordigni, dall’altro illustra storie di resilienza e iniziative in grado di portare a un radicale cambiamento.(@OnuItalia)

OnuItalia
OnuItaliahttps://onuitalia.com
Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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