QUITO, 6 MARZO – E’ cominciata oggi a Quito con un ricordo di Giovanni Falcone la Seconda Conferenza Internazionale di Consenso sulla sicurezza cittadina e penitenziaria in Ecuador. L’Ambasciatore d’Italia, Giovanni Davoli, è intervenuto nell’evento inaugurale insieme al Ministro degli Esteri, Gabriela Sommerfeld e al Segretario Generale dell’Istituto Italo Latino Americano, Antonella Cavallari.
Davoli ha ricordato l’insegnamento di Falcone che aveva capito per
primo, decenni fa, che la criminalità organizzata è transnazionale. “Ciò che accade qui in Ecuador ha effetti su di noi in Europa e nel resto del mondo. Quindi questa battaglia, questo conflitto interno qui, è anche la nostra battaglia”, ha detto l’Ambasciatore ricordando i provvedimenti che il governo del Presidente Noboa ha dovuto prendere a gennaio per contrastare l’ondata di violenza scatenata dalle organizzazioni criminali. Davoli ha quindi ricordato come il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, aveva espresso due mesi fa immediato sostegno al popolo ecuadoriano e alle istituzioni democratiche del Paese.
“La democrazia non può perdere. E per non perdere, deve continuare a difendere lo Stato di diritto. Ecco di cosa parliamo oggi. E in questo, l’Ecuador, il suo popolo fratello, le sue istituzioni democratiche, possono contare sul nostro sostegno,” ha concluso Davoli.
La Conferenza continuerà fino a venerdì con contributi tra gli altri, di magistrati e esperti dall’Italia. Nella cerimonia conclusiva interverranno il Presidente della Repubblica Daniel Noboa e il sottosegretario di Stato agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale, Giorgio Silli. (@OnuItalia)