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giovedì, Novembre 21, 2024

Gaza: INTERSOS e altre organizzazioni, no all’uso del cibo come arma di guerra

ROMA, 14 FEBBRAIO – INTERSOS e’ una delle organizzazioni internazionali firmatarie di una dichiarazione che chiede il cessate il fuoco immediato a Gaza e che il cibo non sia usato come arma di guerra. Le organizzazioni, che includono Action Against Hunger, ActionAid, Danish Refugee Council, Humanity and Inclusion / Handicap International (HI), Insecurity Insight, Islamic Relief USA, Mercy Corps, Norwegian Refugee Council, Plan International Project Hope, Save the Children, Solidarités International, Tarjimly e la War Child Alliance, chiedono la fine permanente delle ostilita’ e un massiccio aumento dell’assistenza umanitaria per evitare la carestia a Gaza e come unico modo per rispettare la Risoluzione 2417 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

“Consentire l’accesso degli aiuti umanitari per la popolazione civile è un obbligo previsto dal Diritto Internazionale Umanitario e devono essere prese misure immediate per affrontare efficacemente e rispettare le richieste della Risoluzione 2417 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che condanna l’uso della fame dei civili come metodo di guerra”, affermano le Ong, secondo cui il rischio di carestia aumenta di giorno in giorno a Gaza a causa del proseguimento delle ostilità e del blocco continuo della Striscia.

“I risultati dell’analisi della fase di classificazione integrata della sicurezza alimentare e della nutrizione (IPC) alla fine del 2023 hanno rilevato che l’intera popolazione vive con un livello di fame da crisi e che una famiglia su quattro – più di mezzo milione di persone – si trova ad affrontare condizioni catastrofiche. Si tratta della percentuale più alta di popolazione in crisi di sicurezza alimentare al mondo secondo le registrazioni dell’IPC. Praticamente tutte le famiglie ogni giorno saltano i pasti. Alcune famiglie passano giorni e notti senza mangiare. Prima del 7 ottobre, la malnutrizione acuta a Gaza era quasi inesistente. Tuttavia, le Nazioni Unite stimano un aumento del deperimento infantile del 27% nei prossimi mesi”, si afferma nel documento che ricorda come le Nazioni Unite, Human Rights Watch e varie le organizzazioni umanitarie abbiano sottolineato come a Gaza si stia facendo ricorso alla fame come metodo di guerra: “Portare la popolazione civile alla fame è illegale secondo il Diritto Internazionale Umanitario e viola direttamente la Risoluzione 2417 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite”. (@OnuItalia)

OnuItalia
OnuItaliahttps://onuitalia.com
Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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